La Ndocciata, il rito del fuoco più popolare in Europa, cambia data: non più l’8 dicembre bensì il secondo sabato del mese invernale.
E’ quanto trapela in queste ore. La decisione sembra essere stata presa, mancherebbe solo l’ufficialità, dall’amministrazione comunale dopo una serie di incontri avuti con Pro loco e contradaioli, veri protagonisti della manifestazione che nel corso degli anni ha catalizzato l’attenzione di migliaia di turisti e visitatori.
Fino ad oggi, quella dell’8 dicembre è stata una data fissata all’indomani della grande Ndocciata che il Molise portò a Roma nel 1996 in occasione del 50esimo anniversario di sacerdozio di papa Giovanni Paolo II. Sta di fatto che da quest’anno le cose potrebbero cambiare per favorire un maggiore afflusso nella cittadina ormai riconosciuta la capitale dei riti del fuoco. A riguardo si lavora per creare un format ad hoc che durante la seconda settimana di dicembre porti ad Agnone le iniziative legate al fuoco sparse per il Paese e nel Vecchio Continente. Proprio quest’anno si dovrebbe partire con la Ndocciata di Civitanova del Sannio, le ndocce di Belmonte del Sannio e Pietrabbondante, la Faglia di Oratino e la Farchia di Montefalcone del Sannio.
Su questa lunghezza d’onda il punto all’ordine del giorno convocato sabato 30 luglio che in agenda prevede l’approvazione del “protocollo d’intesa tra le associazioni che si adoperano per la conservazione e la riproposizione degli antichi rituali del fuoco, patrimonio delle comunità molisane e non”. Naturalmente resterebbe la classica data della Vigilia di Natale quando, seppur con un numero inferiore, le ndocce delle cinque contrade (Capammonde e Capabballe, Guastra, Sant’Onofrio, Colle Sente, San Quirico) scaldano i cuori degli agnonesi.