Intitolazione del teatro Italo Argentino all’attrice Paola Cerimele, il Comune di Agnone pronto a sposare l’idea. All’indomani della tragedia che ha scosso l’intera comunità molisana, l’amministrazione guidata dal sindaco Daniele Saia, valuta la possibilità di modificare il nome alla struttura culturale dove la Cerimele ha mosso i primi passi della sua attività professionale. Nelle ore successive al funerale, svoltosi nella chiesa dei Cappuccini, il primo cittadino Saia ha raccolto la proposta. “Siamo pronti ad aprire una discussione in sede di Consiglio comunale per intitolare il nostro teatro a Paola Cerimele” ha dichiarato Saia. L’iniziativa vede il favore di numerosi addetti ai lavori con in testa la Compagnia Stabile teatrale del Molise che nei prossimi giorni farà pervenire una richiesta ufficiale a Palazzo San Francesco.
“Sarebbe un riconoscimento dovuto ad una professionista che tanto ha dato alla nostra terra” affermano gli allievi del sodalizio, che commossi e affranti dal dolore, hanno partecipato alle esequie della sfortunata 48enne deceduta a seguito dell’incidente verificatosi una settimana fa lungo la fondovalle Trignina. In tal senso anche l’Eco de l’Alto Molise – Vastese si dice disponibile a promuovere una petizione di firme affinché l’Italo Argentino possa essere dedicato alla memoria di Paola Cerimele che nel corso della sua esistenza ha dimostrato un attaccamento viscerale al paese natio. Nelle ultime ore a perorare l’iniziativa gente comune, professionisti, associazioni che hanno avuto l’onore di collaborare con l’attrice strappata troppo presto alla vita.
Mentre la volontà di intitolare il teatro a Paola Cerimele prende sempre più piede, a riguardo sarebbe opportuno ricordare anche le tante vittime della strada agnonesi, il compagno di lavoro e di vita dell’artista altomolisana, Raffaello Lombardi continua a lottare in una stanza dell’ospedale ‘Santo Spirito’ di Pescara dove è ricoverato dopo l’incidente verificatosi nei pressi dello svincolo di San Giovanni Lipioni. Le notizie che arrivano dal nosocomio abruzzese fanno ben sperare malgrado l’attore di origini pugliese resta intubato nel reparto di terapia intensiva. I medici, che monitorano il suo stato di salute, non si sbilanciano, tuttavia lasciano trapelare un cauto ottimismo. Lombardi, 56 anni, ha riportato gravi ferite agli arti e agli organi interni, in particolare all’intestino e ad un polmone, ma dopo l’intervento chirurgico a cui è stato sottoposto, starebbe reagendo discretamente.