Si è svolta questa mattina, come da intese con l’Ufficio Scolastico Regionale e la dirigenza dell’Istituto, presso una delle aule del Liceo Galanti di Campobasso, a cura del Maggiore dell’Arma Antimo Ventrone, la presentazione e consegna della graphic novel “Le stelle di Dora – Le sfide del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa”. Il libro, in realtà un romanzo grafico dalla straordinaria capacità narrativa, è stato scritto dai fumettisti Ciaj Rocchi e Matteo Demonte i quali, in collaborazione con lo Stato Maggiore dell’Arma dei Carabinieri che per l’occasione ha aperto i suoi preziosi archivi, hanno dato vita e movimento ad oltre quarant’anni di indagini e di storia d’Italia.
La forza evocativa della letteratura disegnata permette infatti di rappresentare storie, avvenimenti e figure della nostra storia nazionale in modo tale da intercettare l’interesse di quanti, con altri mezzi, sarebbero più difficili da raggiungere proprio come nel caso dei più giovani; è infatti a questi, in particolare ai frequentatori degli istituti secondari di secondo grado dislocati sul territorio, che verranno distribuite altrettante copie di questo romanzo. Il libro, promosso dalla Struttura di missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dallo Stato Maggiore della Difesa, ricorda la figura del Generale Dalla Chiesa nella sua vita privata e nelle sue battaglie, contro i nazisti nelle Marche, contro la mafia in Sicilia, contro le Brigate Rosse, fino a quella tragica serata del 3 settembre 1982 quando, da Prefetto di Palermo, pur nella
consapevolezza di andare incontro ad un destino inevitabile, era riuscito a mobilitare le coscienze di migliaia di operai, di studenti, di vittime della droga, di quella gente onesta che videro morire le loro speranze.
Il Maggiore Ventrone, Comandante della Compagnia Carabinieri di Campobasso, rivolgendosi ai frequentatori del Liceo Galanti, ha precisato che con questo libro, a distanza di 40 anni da quel maledetto 3 settembre, nel raccontare la storia del Generale Dalla Chiesa e Dora, sua prima moglie, e dei figli Rita, Nando e Simona, si è inteso offrire uno strumento divulgativo che veicolasse le informazioni necessarie per rinforzare l’immagine di un uomo che ha perso la propria vita, insieme alla consorte Emmanuela e ad un giovane agente di polizia, Domenico Russo, per il ‘solo’ fatto di aver difeso la Costituzione, i diritti in essa sanciti, il diritto alla giustizia, il diritto di essere liberi; lo scopo che il romanzo si prefigge, ha poi sottolineato, “è quello di attingere al recente passato della storia d’Italia attraverso la vita e le gesta di un vero uomo dello Stato, qual è stato il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, per proporre all’uditorio una riflessione su temi fondamentali quali l’educazione alla legalità e l’importanza della memoria, affinché rimanga sempre vivido il suo ricordo”.