Dopo le polemiche dei giorni scorsi, l’Atc Vastese è costretto a fare dietrofront sulla caccia alla starna. A denunciare quanto accaduto il presidente provinciale dell’ArciCaccia, Angelo Pessolano: un piano di prelievo striminzito aveva comportato la chiusura della caccia alla starna appena quattro giorni dopo la sua apertura. Nel corso della seduta del Comitato di gestione dell’Atc, convocato su esplicita richiesta dell’ArciCaccia, l’esecutivo ha fatto marcia indietro riaprendo la caccia alla starna. E’ lo stesso Pessolano a darne puntualmente notizia.
«Novità rilevanti venute fuori dal Coges di ieri sera. Riapre a breve la caccia alla starna, con cento capi abbattibili. Inoltre apre dal primo novembre la caccia al cinghiale nella zona non vocata (quella costiera, ndr) per tutti coloro che faranno richiesta all’Atc 48 ore prima della giornata scelta. Sono state autorizzate anche le squadre di nuova iscrizione. Le tabellazioni delle zrv sono state rinviate a febbraio. La maggioranza ha votato e approvato le convenzioni con la Regione Abruzzo per le zrc e aree cinofile che dovranno essere tabellate tramite una ditta che se ne occuperà».