Si torna a ridere all’Italo Argentino grazie alla compagnia teatrale le ‘4C’. Il sodalizio guidato dal regista Giuseppe De Martino ha aperto la tre giorni del festival in vernacolo agnonese con lo spettacolo “Quande è tiembe de chetogne…arrubbà nne è vergogna”. La rappresentazione, in tre atti, ha intrattenuto il numeroso pubblico presente che ha gradito le esilaranti battute degli interpreti capitanati da un magistrale Agostino Iannelli. Consensi e applausi a scena aperta per le performance di Saverio La Gamba, Paola Del Coiro, Serenella Giaccio, Filomena Di Ciocco, Pasquale Marinelli, Angelo Catauro e la voce fuori campo di Bruno Cerimele. Tutti impeccabili. Buona anche la scenografia e le musiche confezionate da Gennaro Bonanese e Giorgio Marcovecchio. Uno sforzo congiunto, quello di attori e tecnici, che ha partorito un prodotto assai gradevole.
Le ‘4C’ sono tornate sul palcoscenico a distanza di cinque anni nel nome di una loro sorella, Paola Cerimele, strappata troppo presto alla vita. A riguardo commovente il ricordo di De Martino e La Gamba ad inizio spettacolo mentre alle loro spalle passavano alcune immagini di una giovanissima Cerimele che ha iniziato la sua carriera partendo proprio dal ‘Cenacolo Culturale Camillo Carlomagno’. Le ‘4C’, i ‘Dragoni del Molise’, i festival nazionali, le prime rappresentazioni all’Italo Argentino con Mario Baldini, sono state un tuffo al cuore nel ricordo di una attrice e donna dalle qualità impareggiabili. Come dire: Agnone non dimentica il sorriso e il lascito di una professionista apprezzata e stimata in tutta Italia. “Un unicum nell’arte teatrale di cui tutti i molisani devono essere orgogliosi – ha detto Francesco Di Nucci, giovane attore della Compagnia Stabile del Molise – . Contitolare l’Italo Argentino a Paola Cerimele, credo, sia un fatto normale”. Giù scroscianti applausi. I prossimi appuntamenti del mini festival dialettale all’Italo Argentino sono in programma per il 25 dicembre e il 7 gennaio con le commedie di Umberto Di Ciocco e Antonino Patriarca.