CAROVILLI – Di questo romanzo saranno certamente entusiasti coloro che amano conoscere e capire meglio gli eventi storici e culturali che appartengono alla nostra piccola regione molisana.
Si tratta di un affascinante romanzo storico che, tra l’altro, affronta e risolve un enigma in cui lo svolgersi degli avvenimenti si verifica in tempi completamente lontani tra loro o, come dice l’autore: “è la sintesi di farneticazioni, diacroniche e sincroniche”. L’avvenimento realmente accaduto da cui prende spunto il romanzo è la misteriosa morte di Ambrogio Autperto, un grande teologo dell’8° secolo, già maestro di Carlomagno, che, inviato da Pipino il breve per contrapporre alla cultura teologica longobarda la nuova visione culturale europea, divenne Abate di San Vincenzo al Volturno. Tale complesso abbaziale all’epoca era uno dei centri religiosi e culturali più importanti d’Europa, tanto che alla cerimonia di insediamento dell’Abate Autperto intervenne addirittura lo stesso Carlomagno e da allora il 15 di agosto si festeggia la Madonna Assunta in cielo.
Scritto da Franco Valente, il noto architetto di Venafro amante e studioso di tutte le evidenze storiche, culturali ed artistiche rintracciabili nei paesi molisani, Il romanzo rappresenta il pretesto per raccontare la storia del grande complesso di San Vincenzo al Volturno, dalla nascita fino alle attuali ricerche archeologiche, inoltre, come dice l’autore, “presenta una serie di farneticazioni all’interno della Cripta dell’abate Epifanio, dove sopravvive la più importante sequenza di pitture apocalittiche del Mediterraneo eseguite in piena rinascenza carolingia”. Queste, che l’autore chiama “farneticazioni”, non sono altro che una serie di interpretazioni teologiche, politiche, storiche ed artistiche dei meravigliosi affreschi ancora visibili nella famosa cripta. “L’invisibile è diventato visibile ed il visibile, il mondo concreto, non si vede più”. Questo scrive Franco Valente mentre fa una descrizione talmente dettagliata e completa di significati di quegli affreschi che il lettore si sente fisicamente trasportato in quel luogo e vede, o crede di vedere, tutte le rappresentazioni: dai martiri agli angeli, dalla Madonna in trono al Cristo rivelato, dall’Annunciazione al bagno di Gesù alla Crocifissione.
Nel leggere questo romanzo si perde completamente di vista il racconto perché l’autore attira tutta l’attenzione sulla affascinante storia di San Vincenzo al Volturno e sugli eventi che ne hanno caratterizzato la nascita, voluta dall’imperatore romano Costantino, la rinascita e lo splendore, avviati e favoriti soprattutto da tre principi longobardi, e la distruzione, provocata da truppe mercenarie di saraceni.
Di “Incipit Apocalipsys” si parlerà in un incontro organizzato a Carovilli dall’Associazione di Iniziative Culturali, Sociali ed Economiche, “Il Glicine”, sabato 5 aprile alle ore 17,30, con la collaborazione della Pro Loco “Monteferrante” e della Società Operaia e con l’amichevole sostegno di Unicreditbanca di Carovilli; sarà presente l’autore e verranno letti passi significativi del romanzo.