COLLEDIMEZZO – Ha superato la notte quasi indenne. Il “malato” è la provinciale 216 che dall’abitato di Colledimezzo scende verso la fondovalle Sangro. L’unico sbocco, per i pendolari dell’Alto Vastese, verso la fondovalle. L’allarme dunque resta alto.
I cantonieri della Provincia hanno transennato alla buona il lungo tratto in frana. La sede stradale, come si vede nel video di Ubaldo Darlete, ha ceduto, abbassandosi di molto e rendendo impossibile il transito. L’area è stata delimitata e rinforzata con la posa di terriccio. La circolazione al momento è ancora possibile, ma il rischio che il movimento franoso si riattivi è molto alto. Poche centinaia di metri più a valle, proprio prima dell’imbocco verso la fondovalle Sangro e la galleria, un’altra frana sta inghiottendo la sede stradale (foto in basso inviata in redazione dal vicesindaco di Monteferrante, Luciano Giannobile, ndr).
Non piove e non nevica da ieri sul comprensorio montano del Sangro e del Vastese e le migliori condizioni meteo hanno impedito l’aggravarsi dei vari movimenti franosi che devastano ormai ovunque le strade provinciali.
Se Colledimezzo rischia concretamente l’isolamento, non se la passa certo meglio Monteferrante, con il tratto di provinciale verso Roio ormai chiuso e lo sbocco verso Colledimezzo ridotto ad un pericolo senso unico alternato. Un percorso di guerra.
Le arterie tra Carpineto Sinello e Guilmi vengono costantemente tenute aperte, ripulite da fango e detriti, dalle ruspe comunali.
Resta chiusa la provinciale tra Castiglione Messer Marino e Torrebruna. Nei giorni scorsi il sindaco Cristina Lella, insieme ad un tecnico, si è recata sul posto per un sopralluogo e per fotografare in dettaglio la situazione, in modo da informare la Provincia.
Anche a Celenza sul Trigno, in località Mandrella, una frana ha inghiottito metà della sede stradale dell’arteria che conduce verso la fondovalle Trigno.
Francesco Bottone
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