«Non sono bravo, faccio solo il mio lavoro, quello di Ministro delle Infrastrutture. Mi pagate lo stipendio anche per riaprire questa opera dell’ingegneria che ha la mia stessa età, sono del ’73, ma vi assicuro che sta meglio il viadotto Sente, ha sicuramente meno acciacchi di me».
Così il vicepremier e Ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, questo pomeriggio all’imbocco del viadotto “Longo”, quello che sorvola il Sente e connette le due sponde abruzzese e molisana.
«Scherzi a parte, il problema è che si è lasciato chiuso questo ponte per cinque lunghi anni, con tutti i danni al tessuto economico di due entità territoriali e sociali contigue. – ha continuato Salvini – Avete la fortuna di vivere in un territorio stupendo, ma non è possibile che ci voglia mezza giornata per arrivarci.
Ogni euro speso qui in Molise e in Abruzzo, per la viabilità e le infrastrutture, vale doppio e per questo vi posso assicurare che ci vedremo qui tra un anno, spero anche prima, per riaprirlo al traffico. Diamo una data: l’estate del 2024. – si è sbilanciato in un pronostico il Ministro – Ormai posso dire di aver fatto un master sui ponti, visto che me ne sto occupando in tutta Italia. Due ponti gemelli e bellissimi, quello sullo stretto di Messina e questo sul Sente, che poi si chiama “Longo”, intitolato alla memoria di chi ha perso la vita nella sua realizzazione. Insieme alla figlia di quell’operaio, che è qui presente con me, vi do appuntamento a tra un anno per la sua riapertura. Potete contare su di me, come Molise e Alto Molise, e sulla struttura del mio Ministero».
Francesco Bottone