l ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha partecipato, presso le Scuole Centrali Antincendio di Roma Capannelle, alla cerimonia di insediamento del capo del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco, Carlo Dall’Oppio.
Il titolare del Viminale ha passato in rassegna i reparti dei Vigili del fuoco schierati nel piazzale interno in rappresentanza delle diverse specialità del Corpo.
Durante l’evento, dalla torre di addestramento posta di fronte al palco delle autorità si sono calati sei Vigili del fuoco, stendendo un tricolore che ha coperto l’intera facciata dell’edificio. Il tenore Francesco Grollo ha cantato l’Inno nazionale, accompagnato dalle note della banda musicale del Corpo.
Presenti alla cerimonia il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco e il capo dipartimento dei Vigili del fuoco, Laura Lega.
Il discorso del ministro
«Sono lieto di partecipare ad un momento così significativo per i Vigili del fuoco, come quello dell’insediamento del nuovo capo del Corpo nazionale.
Consentitemi, preliminarmente, di rivolgere il mio più sincero e sentito ringraziamento all’ingegnere Guido Parisi per l’impegno, la dedizione e la passione con cui ha svolto la delicata funzione di capo del Corpo in questi anni e i prestigiosi incarichi ricoperti nel corso di una ricca carriera professionale, costellata di successi in uffici di primissimo rilievo.
Caro Guido, sei stato un punto di riferimento sicuro per tutti i Vigili del fuoco, riuscendo a farti sempre interprete autentico del sistema valoriale del Corpo. Il tuo operato ha dato ulteriore lustro ai Vigili del fuoco, presidio di sicurezza per i cittadini, unanimemente apprezzato e amato dal paese. Un Corpo che ha dato un’altra straordinaria prova di sé nei recenti fenomeni alluvionali dell’Emilia-Romagna, con un impegno incessante a tutela della collettività. Un territorio gravemente colpito, da cui proviene il nuovo capo del Corpo, l’ingegner Carlo Dall’Oppio, che ho avuto modo di apprezzare personalmente per le alte doti professionali e umane. Condivido con lui una lunga esperienza lavorativa a Bologna; in più occasioni ho constatato le sue non comuni capacità e la sua attitudine ad individuare, anche in scenari complessi, le soluzioni operative migliori. A lui vanno i miei più sinceri auguri per l’incarico, che costituisce indiscutibilmente l’apice della carriera e il più prestigioso dei riconoscimenti per i dirigenti del Corpo. Conoscendo il suo carisma, sono certo che anche nel nuovo delicato ruolo saprà infondere rinnovato entusiasmo al personale del Corpo, assicurando, nel solco di una consolidata tradizione, un ulteriore impulso ai processi di valorizzazione dei nostri amati Vigili del fuoco.
Quella dei Vigili è una famiglia straordinaria, fatta di perizia e professionalità tecnica, di alta specializzazione, di non comuni tratti umani e doti valoriali. L’importanza strategica che il Corpo nazionale riveste nel sistema di soccorso pubblico è un dato consolidato che lo stesso codice di protezione civile fotografa nitidamente, riservandogli una posizione di assoluto e preminente rilievo.
Non posso non ricordare, in questo frangente, la scelta dell’ONU di attribuire al nostro personale il coordinamento dei team internazionali inviati nella città di Antiochia, in relazione ai tragici eventi sismici che hanno duramente colpito la Turchia. Una decisione questa che mi ha riempito di orgoglio sia come ministro dell’Interno sia come cittadino italiano; è l’ennesima testimonianza dell’indiscusso apprezzamento di cui godono tutti i nostri Vigili del fuoco, anche a livello sovranazionale.
Il Corpo è una realtà all’ avanguardia e lo sarà ancor di più con le progettualità legate all’utilizzo sempre maggiore di energie rinnovabili discendenti dall’attuazione degli interventi del PNRR. Ciononostante, i continui mutamenti connessi alla velocità della società moderna ci pongono, anche a causa di diffusi fenomeni di incuria del territorio e di comportamenti umani, spesse volte di fronte a scenari di rischio inediti, cui non avremmo mai pensato di dover far fronte. Ecco allora che tutti noi siamo chiamati ad uno sforzo collettivo per innalzare la capacità complessiva di risposta del complesso sistema di soccorso pubblico. I Vigili del fuoco, come di consueto, parteciperanno, con la loro lungimiranza, a questi processi di sviluppo.
In tale cornice, la figura del capo del Corpo nazionale è chiamata a svolgere un ruolo di guida per tutti i Vigili del fuoco, sia della componente operativa, sia di quella amministrativa. La complessità delle sfide che abbiamo avanti fa sì che sia sempre più necessario favorire quella “contaminazione” di differenti professionalità e culture che proprio nel dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile trovano la loro massima espressione. Sono sicuro che l’ingegnere Carlo Dall’Oppio saprà declinare al meglio l’alto incarico a cui è stato chiamato, interpretando con sapienza l’autorevole ruolo di capo del Corpo.
Con sentimenti di sincera stima gli auguro, quindi, buon lavoro, certo che saprà ripagare la fiducia in lui riposta».