La carcassa di un cinghiale è stata rinvenuta, questa mattina, lungo la ex statale 86 nei pressi del bivio per Fontesambuco-Castelverrino, in frazione Cassillo, sul territorio comunale di Agnone.
L’animale, da una prima analisi, non presenta evidenti segni di ferite esterne per colpi di arma da fuoco, né di esiti da investimento da parte di autoveicoli. La cosa singolare, inoltre, è che la carcassa è rivolta verso la strada, mentre se l’animale fosse stato vittima di un incidente stradale, per logica, avrebbe dovuto essere rivolto in direzione del sottostante bosco “Caparreccia”.
A questo punto dovrebbe essere applicato quanto previsto dal Piano nazionale di sorveglianza e eradicazione della peste suina africana.
Le segnalazioni della presenza di qualsiasi cinghiale rinvenuto morto (per cause ignote o in caso di incidente stradale) oppure moribondo in zone urbane, periurbane, boschive, possono essere effettuate da qualsiasi cittadino, in particolare cacciatori, escursionisti, forze dell’ordine in servizio (Carabinieri Forestali per esempio). Sulla base delle segnalazioni, il servizio veterinario della ASL localmente competente coordina il sopralluogo e la raccolta dei campioni. I servizi veterinari ASL possono delegare il sopralluogo e il prelievo dei campioni a personale adeguatamente e preventivamente formato. È in ogni caso necessario assicurare un’adeguata raccolta di informazioni che consenta al veterinario ufficiale di decidere se inviare i campioni al laboratorio per le analisi di screening legate al piano di sorveglianza passiva o se sussistano elementi clinici, anatomopatologici o epidemiologici che richiedano la notifica del sospetto di PSA e l’adozione delle conseguenti misure previste dal Manuale delle emergenze.