Il vento teso che ha battuto l’Alto Vastese per tutto il pomeriggio ha alimentato l’incendio divampato nel primo pomeriggio in frazione Valli superiore facendolo arrivare fino alla cresta della montagna dove è installata la centrale eolica.
La provinciale Schiavi-Castiglione è chiusa al traffico per via del fuoco, del fumo e dei numerosi alberi abbattuti che hanno invaso la sede stradale. Percorsi alternativi sono la provinciale per Torrebruna e frazione Valloni.
Le fiamme, in questo momento, quando sono le ore 19,22, stanno ancora divorando ettari di vegetazione al di sotto della provinciale per Castiglione. I Vigili del fuoco hanno interrotto le operazioni di spegnimento, rimanendo tuttavia a presidio delle abitazioni di frazione Valli minacciate dall’avanzare del fronte del fuoco.
In un primo momento, per diverse ore, ha operato la squadra di Vigili del fuoco del distaccamento di Agnone. Gli uomini del distaccamento altomolisano hanno salvato diverse abitazioni nella parte alta della frazione. Successivamente è giunta sul posto la squadra di Ortona. Ora i Vigili stazionano a presidio delle case abitate.
Sul posto ha operato anche il mezzo fuoristrada con modulo antincendio del Comune di Schiavi di Abruzzo, con a bordo il vicesindaco Maurizio Pinnella e il dipendente comunale Pasquale Pinnella. Il sindaco Luciano Piluso sta monitorando direttamente sul posto l’evolversi della situazione che resta ancora critica. Il primo cittadino è in constante contatto telefonico con la Prefettura e la sala operativa della Protezione civile regionale per ottenere, nelle prime ore di domattina, l’invio di un mezzo aereo se la situazione lo dovesse richiedere. La speranza è che l’umidità e le temperature in calo della notte riescano a rallentare se non a smorzare la furia del fuoco.
Dopo il primo intervento dei Carabinieri della locale stazione, che hanno sentito a sommarie informazioni alcuni dei presenti al momento dell’insorgenza del fuoco, nel pomeriggio si è portata sul posto una pattuglia della Forestale da Gissi, al comando del maresciallo Fidelibus. Gli uomini del comparto Forestale, in collaborazione con i militari della territoriale coordinati dall’appuntato scelto qualifica speciale Francesco Di Fonzo, avrebbero individuato ed identificato il presunto responsabile del rogo. Pare infatti che una persona stesse bruciando dei residui vegetali sul proprio terreno quando, a causa del forte vento, ha perso il controllo del fuoco. L’uomo rischia una denuncia per incendio colposo oltre a pesanti sanzioni amministrative e pecuniarie.