«Un chiarimento importante, che ha permesso di fugare i timori dei dializzati della provincia di Chieti sul futuro dei servizi a loro dedicati». E’ il commento a caldo dell’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, a margine dell’incontro con i responsabili regionali dell’Aned, rappresentata da Marina Stoppani e Don Francesco Martino. Erano presenti, inoltre, il Direttore del Dipartimento Sanità Claudio D’Amario, il Direttore generale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Thomas Schael, il Direttore sanitario aziendale Raffaele Di Nardo, il Responsabile del settore Innovazione e Sviluppo della stessa Asl Costantino Gallo.
Nel corso della riunione è stato precisato un aspetto fondamentale: il piano di reingegnerizzazione della rete ospedaliera attualmente all’esame del Consiglio regionale è un documento riferito alla programmazione “alta”, nel quale sono contemplate le attività legate a ricoveri, day hospital e day surgery. In tale contesto e relativamente ai nefropatici, i posti letto indicati sono stati riferiti solo alle unità operative di Nefrologia, che nel caso specifico è solo a Chieti.
Le postazioni nelle quali vengono eseguiti i trattamenti di dialisi sono “letti tecnici”, ospitati anche in unità operative di area medica nelle quali accogliere i pazienti critici che hanno necessità di essere dializzati in ospedale. Per gli altri malati, in buone condizioni di salute, le opportunità di trattamento saranno molteplici, dalla dialisi territoriale a quella domiciliare, che saranno puntualmente precisate in altri documenti di programmazione.
«Abbiamo chiarito che quanto riportato nel piano della rete ospedaliera non inciderà in alcun modo sui livelli di assistenza ai pazienti dializzati – aggiunge l’assessore Verì – e abbiamo anche formalmente assunto un impegno che chiude ogni diffidenza o perplessità: tutte le attività inerenti il paziente affetto da patologia renale cronica, in tutti i setting assistenziali previsti dai Percorsi Diagnostici e Terapeutici Assistenziali, saranno inserite nelle linee guida redatte dalla Regione per la predisposizione degli atti aziendali di ciascuna Asl».