“Il passo decisivo verso il sogno di Agnone capitale della cultura che dà speranza a chi ci vive in Molise e chi vuole tornarci perché vuol dire che abbiamo le carte in regola per rilanciare i nostri territori”.
Così all’Ansa il sindaco di Agnone, Daniele Saia, dopo l’annuncio del Ministero della Cultura dei 10 Comuni e Unioni di Comuni entrati nella fase finale della selezione Capitale italiana della Cultura 2026, tra cui c’è anche il paese altomolisano. “Siamo orgogliosissimi di aver raggiunto già questo primo obiettivo: essere nella Top 10! – ha proseguito Saia -. Subito ho pensato a tutti gli attori del territorio che hanno consentito di arrivare alla candidatura, alla presentazione del dossier e ora a questo primo risultato. Ringrazio tutti i comuni, la Regione, l’Università del Molise, il capo progetto la prof.ssa Bindi, e la struttura comunale di Agnone. Abbiamo messo in campo tutti gli sforzi possibili e immaginabili e il risultato rappresenta il riscatto per l’intera regione”.
Saia ha voluto ricordare il titolo del progetto: “E’ ‘Fuoco dentro, margine al centro’ il significato è profondo, parte dalla storia di Agnone per arrivare alla storia di tutti i comuni dell’Appenino e delle Alpi, 15 milion di abitanti che vivono nelle aeree interne e non si arrendono”. L’annuncio del Ministero è arrivato dopo un altro grande successo per Agnone con la Ndocciata, l’antico rito del fuoco, svoltasi il 9 dicembre scorso con presenze record: “Circa 30mila partecipanti – ha detto Saia – una prova generale per i grandi eventi che Agnone ha superato alla grande. Abbiamo ricevuto attestati di riconoscimento per la nostra grande capacità organizzativa. Dobbiamo convincerci che non siamo inferiori a nessuno, dobbiamo tornare a fare impresa come facevano nell’Ottocento e dobbiamo rilanciare i nostri settori chiave: artigianato e agricoltura puntando sul patrimonio naturale”.
“Intanto – ha concluso – continuiamo a lavorare aspettando il 4 e 5 marzo prossimi, quando ci saranno le audizioni a Roma e poi, entro fine marzo, la proclamazione”.