Tornareccio dedica una piazza ad Alfredo Paglione, l’ideatore della rassegna d’arte contemporanea “Un Mosaico per Tornareccio”. La cerimonia di intitolazione si è tenuta alla presenza dell’associazione Amici del Mosaico Artistico, rappresentata dalla presidente Elsa Betti, del sindaco Nicola Iannone, di Marco Santi del Gruppo Mosaicisti di Ravenna, di Angelo Bucci dell’Università europea del design di Pescara.
La piazzetta che omaggia Paglione, scomparso due anni fa, è largo Santa Vittoria, considerata la piazza dei Maestri, poiché custodisce le opere più preziose di quel museo a cielo aperto che rappresenta il sogno diventato realtà grazie alla lungimiranza e all’impegno del mecenate abruzzese. Nella “stanza” sono esposte opere di grandi artisti del secolo scorso, da Aligi Sassu, José Ortega e Carlo Mattioli a Gino Severini, Alberto Sughi, Ruggero Savinio e Michele Cascella, che sono state donate alla rassegna da collezionisti e dalle famiglie degli artisti.
L’intitolazione della piazza nel cuore del borgo rappresenta l’amore di Paglione per l’arte ma soprattutto il legame con il territorio. Era il 2006 quando il collezionista inaugurava “Un mosaico per Tornareccio”, donando personalmente tre splendidi mosaici di Sassu, Ortega e Carroll, e dava il via al progetto di trasformare le strade del suo paese d’origine in un affascinante percorso museale. Con l’intento di voler diffondere fra la sua gente, specialmente fra i giovani, l’amore per l’arte, per la poesia e per la bellezza, creò un incredibile museo all’aperto che è quello che si ammira oggi perdendosi tra i vicoli del centro storico di Tornareccio. Dove in ogni angolo, in ogni “stanza” così come in un vera galleria, fioriscono straordinarie opere d’arte che sono parte integrante della vita quotidiana dell’intera collettività.
La cerimonia è stata anticipata dal mini tour alla scoperta dei mosaici a cura dei ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Tornareccio che hanno accompagnato i visitatori tra le bellezze artistiche del paese.
“Alfredo Paglione ha creduto fortemente in questo territorio e nella forza delle sue radici, ha dato fiducia alla popolazione ed è solo grazie a lui che questa iniziativa che non ha pari in Italia, si sia concretizzata a Tornareccio – commenta Elsa Betti, presidente dell’associazione Amici del Mosaico Artistico -. Siamo molto orgogliosi di aver coinvolto gli alunni delle scuole superiori di primo grado di Tornareccio che, guidati dalla prof.ssa Lisa Pallante, hanno seguito un percorso che li ha portati ad adottare alcuni dei nostri mosaici di cui sono diventati Ciceroni eccezionali. I semi di bellezza che Alfredo amava nominare qui sono germogliati e fioriscono ogni giorno e questo è il regalo più prezioso che ha fatto a questo territorio”.
Grazie alla preziosa collaborazione dell’associazione Amici del Mosaico artistico, che coordina e organizza ogni anno la rassegna di arte contemporanea “Un Mosaico per Tornareccio”, le opere esposte al momento sono 106. Comprese le ultime due, collocate quest’anno: “Coltiva Bellezza” di Sergio Ceccotti e “Lapo” (Il Lupo e L’Ape) di Gabi Minedi.
“Il paese deve molto ad Alfredo Paglione, intitolare una piazza alla sua memoria è stata una scelta pienamente condivisa dall’amministrazione, dall’associazione e da tutti i cittadini che ogni giorno hanno il privilegio di ammirare l’arte tra le vie del centro storico – commenta il sindaco Nicola Iannone -. Il suo sogno era quello di tagliare il traguardo dei cento mosaici collocati sui muri delle abitazioni del borgo, ebbene oggi i bozzetti da ammirare sono oltre cento. Questo è un sogno comune che si realizza grazie alla visione di una grande amante dell’arte e di tutti quanti si sono adoperati per la realizzazione del museo”.
I capolavori degli artisti che in questi anni hanno partecipato a “Un Mosaico per Tornareccio” e che oggi arricchiscono le stanze del museo, saranno racchiuse in una nuova identità, il Museo dei Mosaici di Tornareccio (MuMo). L’associazione Amici del Mosaico Artistico è già a lavoro per rendere più fruibile i percorsi, collocando pannelli informativi e corredi per permettere ai visitatori di muoversi all’interno del museo in modo agevole e intuitivo.
“L’associazione AMA si sta adoperando per fornire a questo museo all’aperto gli strumenti per poterlo vivere in autonomia – spiega Elsa Betti – Per far questo due anni fa abbiamo iniziato una collaborazione con la Ued di Pescara che proprio questa estate si sta concretizzando nella produzione di materiale informativo per garantire la visita ai mosaici e per fornire una identità grafica a tutto il progetto, con l’obiettivo entro la fine dell’estate di poter accogliere i visitatori ed accompagnarli in questa visita speciale al paese dei mosaici”.
“Tornareccio quest’anno omaggia l’Anno delle radici – conclude il primo cittadino Iannone – e personalmente non posso non creare un parallelismo tra i tornarecciani emigrati all’estero che mostrano affetto e attaccamento alle proprie origini e Alfredo Paglione che, spinto dall’amore per le proprie radici, ci ha donato arte e bellezza. Un lascito di un valore inestimabile che ognuno di noi ha il dovere di custodire, così come il ricordo di una persona straordinaria che resterà per sempre nei nostri cuori”.