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  • Cultura, con Elena di Euripide si chiude la stagione teatrale. Ma il pubblico reclama più spettacoli nella ‘Pompei’ del Molise

    Nella Pompei molisana, ‘L’Avaro di Plauto’ riscuote consensi a scena aperta. Serata magica nel santuario Italico che conferma la sua innata inclinazione ad ospitare spettacoli teatrali ad ampio raggio. A salutare la commedia nella versione di Roberto Lerici un pubblico numerosissimo e proveniente dalle regioni limitrofe.

    Impeccabile la recitazione di Gigi Savoia nel ruolo Catenaccio, uomo tirchissimo che difende con tutte le sue forze una pentola piena di monete d’oro. E superlativa la performance di Francesca Bianco, nella parte della serva Vinaccia, che bacchetta tra ilarità e doppi sensi il suo padrone Catenaccio. Non da meno le prove offerte nell’arena da Francesca Buttarazzi (Lucia, figlia di Catenaccio), Fabrizio Bordignon (Lupo, fidanzato di Lucia), Roberto Tesconi (Saetta che serve due padroni), Germano Rubbi (Tegame, nelle vesti di cuoco), Alessandra Santilli (Sellera, nei panni della musicante), Susy Sergiacomo (Cocuzza, altra musicante) e Giuseppe Cattani (Antracite, cuoco). Menzione particolare poi per Tonino Tosto (Cicorione, zio di Lupo) che al pari di Savoia sa intrattenere e coinvolgere la platea che riserva applausi scroscianti a tutta la compagnia del Teatro Belli di Antonio Salinas.

    “Ho usato frammenti, modi, esperienze di costume traendole da Menandro o da altre commedie di Plauto stesso o da altre sue commedie andate perdute”, rimarca Roberto Lerici. Come è noto, infatti, il testo originale latino, manca del quinto atto. “Anche nelle parti inventate – aggiunge Lerici – ho cercato di mantenere lo spirito dell’epoca, senza tentare inutili o massicci aggiornamenti secondo lo stile in uso attualmente per Plauto”.

    Intorno a tutto ciò sono nati i rapporti reali del quotidiano e incarnati sulla scena da figli, amici, amanti, servi, giovani e anziani che davanti alla tirchieria di Catenaccio vivono controcorrente. In estrema sintesi la morale della commedia sottolinea come al di là delle battute c’è sempre un uomo, in questo caso l’avaro, che soffre per la propria condizione. Il pubblico ha apprezzato. Nota stonata la maleducazione di qualche spettatore che andrebbe educato a godere della bellezza di simili spettacoli.

    La rassegna del ‘Teatro a Mille Metri’ di Pietrabbondante chiude la stagione mercoledì 14 agosto con ‘Elena’ di Euripide che verrà interpretata dalla Compagnia Città Teatro a partire dalle 18,30. Una tragedia che già registra il sold out con la necessità, a partire dal prossimo anno, di allungare la programmazione per soddisfare la fame di teatro di chi va alla ricerca di stimoli culturali in un contesto, quello molisano, avaro di iniziative artistiche.

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