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  • Ex Alberghiero, Andrea Greco: “Duecentomila euro buttati alle ortiche. Servono parcheggi e aree verdi”

    Nella cittadina altomolisana tiene banco il tema dell’edilizia scolastica. Dopo la notizia sull’investimento di 1,5 milioni di euro per la demolizione e ricostruzione dell’asilo in via Pietro Micca, scelta tra l’altro che suscita forti perplessità in considerazione della funzionalità della vecchia struttura, i riflettori si sostano sull’ex Istituto Alberghiero, situato nel cuore del centro storico. Ad accenderli il consigliere regionale, Andrea Greco, il quale contesta la decisione dell’amministrazione provinciale che vorrebbe realizzare un Ostello della gioventù sulle macerie del vecchio immobile malgrado non ci sarebbe la copertura finanziaria per iniziare e di seguito portare a termine i lavori. Per Greco si tratta di un’opera insensata per le reali esigenze dei cittadini, non coinvolti nella decisione, ead oggi già costata 200.000 per il solo progetto. Il capogruppo del M5S in Regione, bacchetta il presidente della Provincia di Isernia e sindaco di Agnone, Daniele Saia e, al tempo stesso, fornisce la sua ricetta affinché si possa realizzare una infrastruttura utile alla collettività e alle attività ricettive che reclamano da anni parcheggi e un auditorium all’aperto.

    “Duecentomila euro di soldi pubblici per un progetto irrealizzabile: l’amministrazione provinciale di Isernia butta letteralmente alle ortiche risorse senza concertare la scelta con i cittadini – attacca Greco -. Ritengo doveroso esprimere la mia totale contrarietà rispetto alla decisione presa dall’amministrazione provinciale di Isernia, guidata dal presidente Daniele Saia. Parliamo di oltre 200.000 euro solo per la progettazione di un intervento che prevede la demolizione e ricostruzione della scuola San Marco, situata in pieno centro storico ad Agnone. Un vero e proprio ecomostro adiacente all’omonimo Palazzo, sede delle Biblioteche riunite e del consiglio comunale. La decisione solleva forti perplessità e dubbi sulla reale utilità e sostenibilità di un progetto che, peraltro, non ha alcuna copertura finanziaria per la sua effettiva realizzazione, indicata quale ipotetico Ostello della gioventù – aggiunge il consigliere regionale agnonese”.

    L’investimento di denaro si limita alla progettazione (con un ribasso del 50%) dell’opera, senza fornire alcuna garanzia o indicazione su come verranno reperiti i fondi necessari per la sua costruzione. “Il rischio concreto – riprende Greco, che già in passato si è occupato della vicenda – è quello di progettare una infrastruttura che non vedrà mai la luce, lasciando i cittadini senza risposte e con risorse pubbliche mal gestite”.

    Di seguito, individua gli interventi da mettere in campo. “Piuttosto che insistere su un’idea che non risponde alle esigenze della cittadinanza, sarebbe opportuno considerare alternative più consone alle reali necessità degli abitanti. Tra queste la realizzazione di un parcheggio interrato, più utile a residenti, turisti e alle attività ricettive che popolano il centro storico. Inoltre, sopra il parcheggio, ritengo sia fattibile la costruzione di una piazza che arricchirebbe il contesto urbanistico del centro storico tra i più caratteristici del Molise. Potrebbe diventare uno spazio panoramico aperto e accessibile a tutti che andrebbe ad impreziosire il contesto urbano con costi molto minori”.

    L’attenzione poi si sposta sulla mancata concertazione con la popolazione. In questo caso Greco punta il dito verso il sindaco. “Saia avrebbe il dovere di ascoltare le voci della comunità e rispondere alle necessità di chi vive e opera in quella zona. Invece, si prosegue con decisioni insensate e senza alcuna consultazione o visione a lungo termine per il futuro della collettività. Un fatto che, a mio avviso, mina la legittimità stessa delle decisioni prese e degli atti approvati. Ripeto: non si possono fare scelte del genere senza consultare la cittadinanza. In un momento storico in cui ogni risorsa pubblica deve essere utilizzata con attenzione e lungimiranza, sprechi simili vanno nella direzione opposta del bene comune”.

    Infine, l’auspicio di rivedere il tutto. “All’amministrazione provinciale e comunale di Agnone, chiedo di rivalutare con urgenza la decisione; di avviare un vero confronto con la comunità e di orientare i fondi pubblici verso progetti realizzabili, che migliorino la qualità della vita dei residenti e diano respiro alle attività turistiche e commerciali presenti. C’è bisogno di visione e capacità per immaginare un assetto urbano innovativo capace di venire incontro agli interessi dei cittadini, non colate di cemento e spese per progetti senza la copertura economica per realizzarli. A tal proposito sento il dovere di fare un appello ai cittadini: dobbiamo reagire e far sentire la nostra voce prima che l’ennesimo sfregio al territorio sia compiuto” conclude.

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