Il caso della Banca Popolare dell’Emilia Romagna ha spinto il capogruppo del M5S in Regione, Andrea Greco ad occuparsi direttamente della vicenda. Senza perdere tempo Greco ha invitato i vertici dell’istituto bancario a ripensare alla scelta di chiudere la filiale di corso Vittorio Emanuele.
“In qualità di consigliere regionale e come rappresentante dei cittadini, mi faccio portavoce della profonda preoccupazione che ha colpito la comunità locale in seguito a questa notizia. La filiale BPER di Agnone ha svolto, e continua a svolgere, un ruolo cruciale non solo come istituto di credito, ma come punto di riferimento per i cittadini e le imprese di tutto l’Alto Molise – esordisce Greco -. Basti pensare al sostegno concreto offerto negli ultimi anni, quando Bper è stata l’unica banca della zona a permettere la cessione del credito per il Superbonus, un’opportunità che ha contribuito al rilancio economico di molte famiglie e aziende del territorio”.
Infatti, aggiunge “oltre alla gestione del Superbonus, la Bper ha assunto negli anni un ruolo fondamentale nel supporto alle imprese locali, offrendo politiche creditizie flessibili e in linea con le esigenze del territorio. Le piccole e medie imprese dell’Alto Molise hanno trovato nella filiale di Agnone un interlocutore strategico per affrontare le sfide economiche, sia in termini di investimenti che di gestione del capitale circolante. In un contesto economico fragile, Bper ha offerto linee di credito personalizzate, permettendo alle imprese di mantenere livelli di crescita sostenibili nonostante le difficoltà congiunturali”.
Ed ancora sottolinea il consigliere regionale “molti imprenditori locali riconoscono nella direttrice della filiale (Nadia Sacchetti, ndr), una figura di riferimento che ha saputo interpretare le politiche del credito con un approccio proattivo e vicino alle esigenze del territorio. Il suo operato non si è mai limitato alla concessione di finanziamenti, ma ha saputo comprendere le dinamiche locali e le necessità delle imprese, offrendo soluzioni mirate per sostenere lo sviluppo economico e la produttività”.
“Grazie a questo modello di banca territoriale, che unisce la solidità di un grande istituto bancario alla capacità di dialogare direttamente con il tessuto economico locale, molte imprese hanno potuto resistere e ripartire dopo momenti di crisi. La filiale di Agnone, attraverso politiche creditizie calibrate, ha rappresentato un vero e proprio supporto economico per il territorio, che oggi più che mai necessita di una presenza bancaria solida e radicata nelle realtà produttive locali. La preoccupazione che la chiusura della filiale possa compromettere la stabilità economica e sociale del nostro territorio è tangibile. La perdita di tale presidio non rappresenterebbe solo una questione logistica, ma sancirebbe la fine di un legame costruito su anni di fiducia reciproca”.
Infine l’appello a revisionare la decisione. “Sento il dovere di esprimere formalmente la mia opposizione alla chiusura, e lo faccio non solo come rappresentante delle istituzioni, ma anche come correntista di lungo corso della vostra banca. Mi unisco alle voci di tanti altri cittadini che, nel caso di chiusura della filiale, sono pronti a trasferire i propri conti presso altri istituti di credito, qualora venisse a mancare non solo la sede fisica, ma anche il punto di riferimento professionale e umano rappresentato dalla direttrice. Vi invito, dunque – conclude in ultima battuta Greco rivolgendosi ai vertici dell’istituto – a rivedere la decisione, valutando attentamente l’impatto che tale chiusura avrebbe su una comunità che ha sempre considerato Bper un alleato strategico. La presenza di un istituto di credito ben radicato e integrato nel tessuto socio-economico locale, come la filiale di Agnone, è e continuerà a essere di fondamentale importanza per il nostro territorio. Confido che possiate scongiurare questa chiusura e continuare a camminare al fianco della comunità agnonese, che ha riposto fiducia in Bper”.