“Dal 1° dicembre 2024, con il pensionamento del Dott. Giuseppe Di Cienzo, Direttore facente funzione dell’Unità Operativa Complessa, e il trasferimento di un medico al Cardarelli in Campania, la situazione del contingente medico nell’Ospedale Cardarelli di Campobasso per Nefrologia ed Emodialisi è diventata insostenibile”.
A denunciarlo è Maria Stoppani, segretario regionale ANED Abruzzo-Molise, che prosegue: “Al momento sono rimasti soltanto cinque medici per gestire il reparto, due turni giornalieri di emodialisi per circa 97 pazienti, le attività ambulatoriali per la cura dell’insufficienza renale lieve e moderata, la gestione di 24 pazienti in dialisi peritoneale domiciliare e di uno in emodialisi domiciliare, oltre a seguire 12 pazienti in lista trapianti. A questo si aggiungono le sostituzioni nei centri di emodialisi di Agnone e Larino, che rischiano il collasso”.
Particolare preoccupazione viene espressa per il centro emodialisi di Agnone, dove i pazienti si sono trovati a fronteggiare la quasi interruzione del servizio durante il periodo natalizio, risolta solo grazie all’impegno volontario del Dott. Corvinelli. “È inaccettabile – aggiunge Stoppani – che una realtà così delicata sia esposta a rischi di interruzione per una mancata pianificazione da parte dell’ASREM”.
Dal 1° marzo 2025, la situazione peggiorerà ulteriormente: il numero dei medici al Cardarelli scenderà a quattro, con il trasferimento di un altro professionista. Una criticità analoga riguarda Termoli, dove il personale medico passerà da tre a due unità, costrette a garantire due turni giornalieri e un turno a Larino. La chiusura di quest’ultimo centro o la riduzione del servizio a tre giorni settimanali appare sempre più concreta, con ripercussioni pesanti sui pazienti.
Le difficoltà non si fermano qui: Isernia e Venafro, con tre medici e uno specializzando, rischiano di perdere ulteriori risorse. “Descrivere questa situazione come drammatica è ormai un eufemismo”, prosegue Stoppani. “È necessario un intervento deciso da parte del Presidente Roberti e della Giunta Regionale per obbligare l’ASREM a fare il proprio dovere”.
Tra i problemi più urgenti segnalati da ANED, con una chiara indicazione dei costi:
- La sostituzione delle vecchie osmosi nei centri di Venafro e Agnone con moderne bioosmosi, che rappresentano un pericolo per la salute dei pazienti. La richiesta, avanzata già nel 2021, comporterebbe un costo stimato di circa 90.000 euro;
- Il trasporto dei pazienti in emodialisi con difficoltà economiche o fisiche, attraverso una legge regionale già depositata. La proposta, avanzata nuovamente ad agosto 2024, avrebbe un costo di circa 160.000 euro;
- La revisione del Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) per la malattia renale, fermo da due anni, che necessita di aggiornamenti per adeguarsi agli standard moderni;
- I lavori di manutenzione strutturale nei centri di Termoli e Isernia, più volte richiesti e mai attuati;
- La grave carenza di personale medico e infermieristico, con l’urgenza di assunzioni mirate per evitare il collasso della rete nefrologica regionale.
“Non possiamo più tollerare l’immobilismo dell’ASREM – conclude Maria Stoppani – né l’indifferenza del Governo nazionale, che nella recente finanziaria ha confermato una norma capestro per le assunzioni sanitarie. Serve un cambio di rotta immediato, o saremo costretti a organizzare proteste dei pazienti presso le sedi istituzionali”.