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  • “Proskills4Future”, bilancio positivo: primi giovani assunti. Sciullo: «Così si combatte lo spopolamento»

    Sono quattordici i giovani Neet che hanno preso parte ai corsi di formazione e avviamento al lavoro proposti dal Comune di Agnone nell’ambito del progetto denominato “PROSKILLS4FUTURE Costruiamo competenze per l’occupabilità e l’imprenditorialità dei giovani”.

    Nei giorni scorsi, a cura dell’assessore comunale al sociale, Enrica Sciullo, sono stati presentati i primi risultati del progetto che ha coinvolto diversi Comuni dell’Alto Molise. Grazie a queste attività formative e in qualche misura anche motivazionali, quasi la metà dei giovani partecipanti ha già trovato una prima collocazione lavorativa. Questo è emerso dalla giornata di presentazione dei risultati ospitata nella sala del Consiglio comunale a Palazzo San Francesco.

    «Avvicinare le aziende del territorio ai giovani definiti Neet, dove l’acronimo inglese, derivante dall’espressione “Not in Employment, Education or Training”, sta ad indicare i giovani che non studiano, non lavorano e non frequentano corsi di istruzione o formazione, sono appunto inattivi dal punto di vista sociale, culturale e lavorativo» ha spiegato ai microfoni della stampa locale l’assessore comunale Enrica Sciullo, che tanto si è spesa per questo progetto innovativo nell’area alto molisana. «Il progetto ha dato ai giovani partecipanti la possibilità di far conoscere loro le aziende, di crearsi delle competenze specifiche e dunque di dare loro delle opportunità che evidentemente prima non avevano. – ha proseguito la titolare dell’assessorato al sociale del Comune di Agnone – Proprio dare ai giovani delle opportunità è non solo importante, ma fondamentale non soltanto per la loro vita presa singolarmente, ma per tutto il territorio dell’Alto Molise».

    Creando competenze e possibilità occupazionali per i giovani, questo dice tra le righe l’assessore, significa creare un futuro lavorativo e contrastare, nei fatti, in concreto, lo spopolamento delle aree interne dell’Appennino. Perché se c’è lavoro, è piuttosto intuitivo, non c’è bisogno di emigrare altrove e dunque il potenziale e il “materiale” umano resta sul territorio, a beneficio dell’intera comunità. Due, nello specifico, i percorsi formativi previsti: il primo dedicato all’auto-imprenditorialità, l’altro all’esperienza formativa presso le aziende partecipanti e coinvolte nel progetto finanziato dall’Anci.

    «La prima linea di intervento mirava a formare e strutturare una idea imprenditoriale, – ha spiegato Matteo Tomasicchio, project manager di Nxs srl, partner del progetto – in sostanza per comprendere se una prima idea si può poi tradurre in una realtà concreta imprenditoriale. L’altra attività ha invece riguardato l’inserimento vero e proprio, mediante una esperienza formativa strutturata in un’azienda già esistente ed avviata».

    Francesco Ciancaglini, referente dell’orientamento per Oltre srl: «L’obiettivo era far rimanere sul territorio dell’Alto Molise e del Molise i giovani che hanno partecipato e far sviluppare in loco delle attività, o lameno inserire o re-inserire in un canale lavorativo questi ragazzi. Sono strumenti efficaci per fare in modo che i Comuni montani non continuino a perdere residenti e si spengano definitivamente con la fuga dei giovani».

    A fargli eco Gianluca Cilli di People Strategy: «Siamo riusciti, in un territorio articolato e non semplice da gestire, a reperire quattordici ragazzi che hanno partecipato alle attività. Possiamo dire che è stato un buon risultato e speriamo che quanto appreso possa essere utile nel futuro per le loro iniziative imprenditoriali».  

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