Nei giorni scorsi è stata eseguita dai Carabinieri la misura cautelare del divieto di avvicinamento a carico di un 43enne italiano, accusato di lesioni personali aggravate e di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.

Il provvedimento giudiziario, emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avezzano, trae origine dai fatti occorsi l’11 settembre scorso a Cerchio, quando il Vice Sindaco e suo figlio, al culmine di una discussione, riportarono lesioni a causa dell’impatto con l’auto condotta dal 43enne.
Al primo intervento sul posto di una pattuglia della Stazione Carabinieri di Pescina, era seguita una scrupolosa attività di indagine ad opera della Stazione Carabinieri di Cerchio che, sinergicamente coordinata dalla Procura della Repubblica di Avezzano, ha permesso di ricostruire l’intera vicenda.
I riscontri investigativi raccolti dagli uomini dell’Arma a carico del 43enne hanno permesso al Gip del Tribunale del capoluogo marsicano di emettere nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti del Vice Sindaco e di suo figlio.
Il provvedimento restrittivo, eseguito nei giorni appena trascorsi dai Carabinieri della Stazione di Cerchio, prevede l’applicazione del cosiddetto “braccialetto elettronico”, ossia quel dispositivo di controllo che, nel caso il 43enne dovesse avvicinarsi a meno di 500 metri dalle persone tutelate, si attiverebbe in automatico, mettendo in allarme le Forze dell’Ordine.