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  • Rete idrica colabrodo e non si trova una banale “cravatta”: disastro Grim e Agnone resta a secco

    Un’intera città senza acqua, per ore, addirittura per un giorno intero, proprio a ridosso delle festività natalizie, quando la popolazione raddoppia, se non triplica, e la domanda cresce. Una importante rottura a danno della rete idrica si è verificata, in queste ore, in via Saulino.

    Dopo giorni di razionamento idrico, i tecnici del sedicente gestore del servizio idrico hanno scoperto la falla che ha fatto sprecare centinaia di metri cubi di acqua ogni ora. Gli operai sono entrati in azione, con escavatori, pale e picconi, ma il guasto non è stato riparato perché banalmente mancava un componente, una “cravatta” di raccordo che serve per serrare due tubi. E pare che la ricerca di questa benedetta cravatta sia stata più complessa del solito, con una sorta di spedizione che ha sconfinato anche in Abruzzo.

    Troppo complesso prevedere di avere già in magazzino, disponibili, i pezzi di ricambio. Le dimensioni delle tubature sono note, sono sempre quelle, dunque sarebbe piuttosto facile e anche logico rifornirsi per tempo e in anticipo di pezzi di ricambio, ma in Italia, e l’Alto Molise non fa eccezione, anzi, si preferisce lavorare in emergenza, perché fa comodo a chi compra e a chi vende e anche a chi deve pagare. Tanto i disagi di intere giornate senza acqua perché in tutto l’Abruzzo e il Molise non si trova una benedetta cravatta di raccordo se li accollano gli utenti, i residenti che pagano regolarmente le bollette al gestore, o presunto tale, senza avere un servizio adeguato ad un paese normale e a vocazione turistica come Agnone appunto.

    In attesa del ripristino delle normali condizioni di decenza da parte del personale incaricato, la “Grim” che gestisce il servizio idrico, comunica nuovi razionamenti «al fine di incrementare ulteriormente i livelli ottimali del serbatoio Civitelle e prevenire possibili carenze idriche nelle ore diurne». Grim «sarà costretta ad aumentare le ore di sospensione idrica», scrive la ditta in un comunicato all’utenza, quello che non spiega è il motivo che non è il famigerato calo fisiologico delle sorgenti, bensì le reti colabrodo che causano la dispersione continua di preziosissima acqua potabile, come dimostra, per l’ennesima volta, l’enorme falla di via Saulino che ha lasciato completamente a secco la città.

    Per i prossimi giorni l’interruzione notturna dell’erogazione è prevista, come al solito dalle ore 20 alle ore sette del mattino successivo, alla Vigilia, a Natale, a Santo Stefano, il 27 e il 28, fino alla mattinata del 29 e salvo diversa comunicazione di aggiornamento del disastro gestionale da parte di Grim. La comunicazione dell’azienda termina con una raccomandazione quasi beffarda: «Si invitano gli utenti forniti dal serbatoio Civitelle ad assumere i necessari provvedimenti al fine di sopperire alla mancanza d’acqua durante le ore di sospensione».

    Il sindaco Saia con i giornalisti agnonesi e altomolisani

    Sarebbe Grim, per contratto, a dover «assumere i necessari provvedimenti al fine di sopperire alla mancanza d’acqua», non certo gli utenti che pagano le bollette. Ma fino a quando «i soldi del Pnrr saranno impiegati per la sostituzione dei contatori e non per l’ammodernamento e la sostituzione delle rete idrica colabrodo», come si è lasciato sfuggire il sindaco Daniele Saia nel corso di un incontro conviviale con la stampa agnonese, questi saranno i risultati: acqua razionata anche a Natale, come se Agnone si trovasse nel bel mezzo di un deserto.

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