Una delle colossali balle sparate dal governatore Luciano D’Alfonso, un’idea bislacca, un progetto morto e accantonato, utile solo ai grillini per infiammare le piazze. E che cosa ti combina il consigliere di maggioranza e presidente della commissione sanità in Regione? Ci si mette d’impegno a girare il coltello nella piaga. E chiede conto, proprio al suo presidente, di quella casa della salute fantasma mai nata ai piedi del santuario di Canneto.
Fuoco amico su D’Alfonso, Olivieri: «Che fine ha fatto la casa della salute?».
L’inattesa lettera aperta al presidente della Giunta regionale siglata dal consigliere di Abruzzo Civico.
Riceviamo e pubblichiamo:
Caro Presidente, come certamente saprai, in questi giorni il Movimento 5 Stelle sta conducendo sul territorio una campagna di comunicazione demagogica, tesa a evidenziare la bontà delle loro “proposte” e a criticare l’attività del Governo Nazionale e Regionale.
In una di queste iniziative, tenutasi alcune sere fa a Celenza sul Trigno, la capogruppo regionale del Movimento si è esibita, cercando di dare il meglio di sé, in amenità e attacchi fuorvianti, che evidentemente risentivano anche del clima eccessivamente caldo della serata che le aveva creato qualche problema di lucidità.
Al di là, comunque di ciò che costituisce l’attività dei 5 Stelle, una mia riflessione sul territorio del medio-alto vastese, si impone, in relazione alla grande necessità di infrastrutture e servizi dei quali esso è stato progressivamente spogliato, anche per ciò che riguarda i servizi sanitari, per i quali il Governo Chiodi ha giocato un ruolo importante, assestando un colpo esiziale ai cittadini di quelle zone.
Al riguardo, in seguito a mie sollecitazioni e ad una tua illuminante intuizione, circa un anno fa annunciammo, proprio a Celenza sul Trigno, un progetto, da realizzare al confine con il Molise, con il quale si sarebbe costituita una struttura sanitaria territoriale, in collaborazione con la Regione Molise, al servizio delle comunità abruzzesi e molisane che gravitano in quei luoghi.
Ci recammo diverse volte sui posti e la ASL di Lanciano-Chieti-Vasto pubblicò un bando per individuare un edificio nel quale sarebbe sorta la struttura.
Ad oggi, non mi è dato ancora sapere dalla ASL l’esito di quel bando, e alle innumerevoli richieste dei cittadini di quelle zone, tese a conoscere a quale punto si trovi l’iter del progetto, e se mai verrà realizzato, mi trovo nelle condizioni di non riuscire a dare una risposta efficace.
Caro Presidente, come sai, il mio impegno politico è finalizzato prevalentemente a canalizzare le istanze del mio territorio e del mio collegio, per tradurli in progetti e poi vederli realizzati.
Le mie istanze, pertanto, sono quelle dei miei concittadini e della mia gente, e la mia difficoltà nel dare risposte si riverbererebbero inevitabilmente sulla mia credibilità, ma anche su quella del Governo da te presieduto.
Ti invito, quindi, a sollecitare da subito la ASL, affinché definisca, se non definita, la procedura per individuare la struttura sanitaria di che trattasi, e procedere successivamente in tempi certi alla sua organizzazione, al fine di farla diventare un modello di efficienza assistenziale interregionale, così come a suo tempo da te dichiarato.
Al termine di questa mia, ti ringrazio per la tua attenzione, e scusandomi per la irritualità di questa missiva, ti assicuro che il mio impegno sarà per la causa comune, ma la mia azione di pungolo a difesa delle istanze del mio territorio sarà altrettanto costante e non risparmierà critiche e comportamenti conseguenti, ove esse non saranno rispettate e tenute nella giusta considerazione.
In attesa di una tangibile risposta, ti ringrazio e ti saluto cordialmente.
Mario Olivieri, Consigliere Regionale Abruzzo Civico