“L’unica legge che avrebbe fermato questo scempio giace in qualche cassetto. Si tratta della legge di iniziativa alle Camere per modificare e in parte abrogare l’articolo 35 del decreto sviluppo, il documento con cui di fatto si autorizzano le trivellazioni nel mare adriatico. Questo lo sappiamo noi, lo sa il PD e lo sa benissimo anche SEL, ai quali continuiamo a chiedere di fare pressioni ai relativi parlamentari per calendarizzare e votare la legge di iniziativa regionale del M5S”.
Con queste parole Sara Marcozzi commenta la notizia dell’autorizzazione a procedere arrivata oggi dalla conferenza dei servizi tenutasi a Roma.
L’orientamento del Governo Nazionale è stato quello di non tenere conto nella procedura delle novità legislative intervenute (Legge Regionale sul Parco di Trabocchi Pd-Sel), come già accaduto per la Legge Regionale sulle 12 miglia (Pd-Sel).
“Sapevamo bene che la Regione avrebbe combattuto con armi spuntate e leggi dall’odore di incostituzionalità” ribadisce la Marcozzi “Lo abbiamo più volte ripetuto davanti ad una maggioranza che ha tenuto più conto della facciata che della efficacia dei mezzi. Una serie di azioni nate già fallimentari” incalza la Marcozzi “ dalle leggi incostituzionali ad un referendum che stenterà, ahi noi, a raggiungere il quorum. Azioni deboli portate avanti – ci viene il dubbio – con l’unico scopo di tenersi buoni i comitati di cittadini che più volte sono intervenuti in consiglio regionale. Noi lo sapevamo, lo abbiamo detto e abbiamo avvisato più volte i cittadini di non cadere nelle dinamiche propagandistiche di un governo regionale che non è stato capace di difenderci “dagli ufo” e che con Ombrina segna l’ennesima tacca al negativo”.
Anche il deputato Gianluca Vacca commenta la notizia dell’ok ad Ombrina. “Il governo vuole Ombrina, il PD vuole Ombrina, Non esiste nessun PD buono: il PD è uno solo, ed è favorevolissimo alla petrolizzazione della nostra Regione. Noi sapevamo che il Ministero non si sarebbe fermato davanti alla costituzione del Parco, ma lo sapevano sicuramente anche D’Alfonso e Mazzocca”.
In attesa che i ricorsi facciano la loro strada, i rappresentati locali e i parlamentari abruzzesi devono chiedere contestualmente alla maggioranza in parlamento di votare un emendamento alla legge di stabilità (noi l’abbiamo presentato per l’ennesima volta) per bloccare definitivamente Ombrina: la modifica della legge infatti è l’unica strada possibile, come noi sosteniamo da 3 anni. Lo stop ad Ombrina deve arrivare da Roma ed il Governo Regionale, dello stesso partito del Governo centrale, deve lavorare in questo senso”.
Il PD resterà alla storia come il partito che più di tutti gli altri ha svenduto la nostra regione ai petrolieri.
La loro coscienza sarà per sempre sporca, nera come il petrolio.