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  • Piccoli Comuni, legge Borghi-Realacci approda a Montecitorio

    CAMPOBASSO – Arriva finalmente in aula a Montecitorio la legge “Borghi-Realacci” su piccoli comuni, centri storici e territori montani. Oggi pomeriggio, infatti, le commissioni riunite Bilancio e Ambiente della Camera dei Deputati hanno compiuto l’ultimo passaggio formale, con il recepimento dei pareri delle altre commissioni e il mandato ai relatori (on. Borghi e Iannuzzi per la VIII commissione e on. Misiani per la V commissione) espresso all’unanimità.

    Lievi le modifiche al testo apportato nella seduta odierna, recependo una serie di emendamenti che i relatori hanno presentato per inserire nel testo le osservazioni fatte dalle commissioni parlamentari.

    In particolare, è stato precisato che sul versante dell’ospitalità e degli alberghi diffusi, la loro definizione dovrà fare riferimento alla disciplina prevista al riguardo dalle regioni e dalle province autonome. Precisato inoltre che nel campo del recupero delle ferrovie dismesse, il sedime ferroviario dismesso da utilizzare è solo quello non recuperabile all’esercizio ferroviario. Recepite inoltre una serie di osservazioni della commissione Agricoltura in materia di promozione della filiera corta e a chilometro utile, nonchè una delle condizioni poste nel parere favorevole dalla Commissione trasporti e telecomunicazioni, che ritiene che la programmazione di iniziative volte a potenziare la dotazione infrastrutturale e i servizi di trasporto nei comuni delle aree rurali e montane, debba essere inserita nell’ambito degli strumenti ordinari della programmazione della politica infrastrutturale e dei trasporti.

    Con questi rilievi, ora il testo passa all’esame dell’aula, che potrà avvenire già nel prossimo mese di settembre sulla base delle decisioni che la Conferenza dei capigruppo della Camera adotterà la prossima settimana.

    Soddisfazione viene espressa dal presidente dell’ANCI Molise, Pompilio Sciulli: “Le proposte di legge di iniziativa parlamentare che arrivano in aula si contano sulle dita delle mani, e quindi questo già di per sé rappresenta un risultato importante. Nel merito, dopo tre anni di lavoro in sede di commissione dove si sono affrontati una serie di nodi politici, istituzionali e finanziari non indifferenti, finalmente riusciamo a dare una risposta a parti importanti del nostro territorio. Ricordo, infatti, che questa non è una legge corporativa o sindacale a favore dei piccoli comuni, quanto invece una risposta alle comunità che vivono nei territori dei piccoli comuni e montani, per le quali si forniscono una serie di risposte in materia di servizi di prossimità, infrastrutturazione digitale, recupero e promozione dei centri storici, valorizzazione delle risorse locali e politiche di sviluppo. Mi auguro che la ripresa dei lavori a settembre possa vedere un rapido esame del provvedimento, che porta con sé anche 100 milioni di stanziamenti in sei anni a favore di tali politiche, oltre che l’inserimento della specificità di tali territori nelle politiche statali ordinarie in materia di scuola, servizi e trasporti“.

     

     

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