Grazie dall’attività della Polizia postale sono state denunciate a piede libero tre persone, di cui due in concorso tra loro, residenti in varie regioni d’Italia, poiché resesi responsabili dei reati di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico e frode informatica. Le indagini sono state avviate a seguito di denunce di cittadini che avevano rappresentato operazioni di addebito non riconosciute sulle proprie carte di credito o conti correnti bancari. Gli indagati, dopo essersi procurati i codici daccesso delle carte o dei conti correnti intestate alle vittime, carpiti in modo fraudolento, li avevano illecitamente utilizzati per effettuare bonifici o scommesse online su conti gioco intestati a loro o a prestanome, beneficiando dei relativi proventi, ottenuti anche a seguito di vincite, riversandoli su ulteriori carte di credito o prepagate, allo scopo di renderne difficile lindividuazione.
Ulteriori quattro persone residenti sia nella provincia di Campobasso che in varie regioni italiane, sono state individuate quali responsabili del reato di truffa poiché avevano postato su alcuni noti siti internet di e-commerce, delle inserzioni attraverso cui proponevano la vendita fittizia di accessori per moto, apparecchiature per uso estetico o macchinari agricoli.
Le vittime, dopo i preliminari contatti, avevano effettuato i relativi versamenti mediante ricariche su carte prepagate, senza ricevere quanto pattuito.
Uno dei truffatori, invece, ha utilizzato un altro modus operandi: ha telefonato ad una stazione di servizio con annesso punto SISAL spacciandosi per un referente tecnico della società e, con la scusa di risolvere dei disguidi tecnici del terminale, chiedeva allesercente di digitare dei codici che di fatto effettuavano diverse ricariche per migliaia di euro su di una carta prepagata.
Per truffa e falsità in scrittura privata è stato deferito allAutorità Giudiziaria un uomo della provincia di Caserta, il quale a seguito di una vendita fasulla di unauto per una somma considerevole, pretendendo il pagamento della stessa con assegni, di cui si faceva inviare copia tramite email dallacquirente, riusciva a clonarli ed a incassarli versandoli su di un proprio conto.
Infine, due donne sono state denunciate a piede libero per i reati di molestie e sostituzione di persona: la prima per aver inviato degli sms offensivi ai danni della parte offesa tramite un sito internet che permette l’anonimato del mittente, la seconda per aver creato un falso profilo su social network allo scopo di molestare la vittima attraverso messaggi di chat.