Dimezzare lo stipendio ai politici, per il Pd non se ne parla proprio.
Lo sfogo della consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi.
«Piove, Governo Ladro! Ieri, il parlamento del partito unico davanti alla nostra proposta di legge per ridurre le indennità degli eletti a 5mila euro lordi (e non netti) al mese ha risposto con arrampicate sugli specchi degne di una quinta elementare il giorno della verifica a sorpresa. Della serie, “maestra non è colpa mia ma il libro me l’ha mangiato il cane”, “ieri non mi sono sentito bene”, “è morto il gatto”, “c’avevo judo!”, “sono stato alla cresima di mio nonno!”. Neanche a dirli gli epiteti dei professionisti della rampicata sportiva nei confronti della nostra proposta di legge “Farsa”, “demagogia”, “populismo”. Farsa? Parlamentari e consiglieri regionali del M5S rinunciano ai rimborsi elettorali e restituiscono metà delle indennità da oltre tre anni. In tre anni abbiamo rinunciato a oltre 80 MILIONI di Euro. Demagogia? Con i milioni di euro restituiti dal M5S sono stati creati fondi di garanzia per il microcredito che hanno finanziato, ad oggi, oltre 3000 imprese. Populismo? Ma non sono proprio il governo Renzi e il PD a spingere per la distruzione della costituzione in cambio dello specchietto per allodole Piddine della diminuzione dei costi della politica? Giù la maschera, IPOCRITI! Ballisti di professione, distaccati dal mondo reale. Mentitori seriali che per denaro direbbero qualunque cosa. I cittadini oggi ne hanno l’ennesima prova. Ma ogni cosa a suo tempo! Il 4 dicembre è tempo di cambiamento e l’unico cambiamento di cui abbiamo bisogno è quello di mandarli tutti, una volta per tutte, pacatamente, con fermezza e un sorriso paterno, sonoramente a Fun Cool! L’unico cambiamento è il NO!».