Interventi nel breve periodo; programmazione, collaborazione e confronto nel lungo. È la soluzione individuata questa sera a Palazzo Vitale al termine della riunione con il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, l’assessore ai Lavori pubblici, Pierpaolo Nagni, il delegato alla viabilità della Provincia di Campobasso, Giuseppe D’Elia, i sindaci e i parroci dei comuni molisani in protesta per le strade dissestate e i collegamenti interrotti. All’incontro, gli amministratori di Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise, Montemitro, Castelmauro, Palata, Tavenna e Mafalda. Per Montefalcone del Sannio la delega al sindaco di San Felice del Molise.
“Abbiamo ripercorso e analizzato gli impegni assunti per far fronte ai pesantissimi disagi che i nostri comuni soffrono soffermandoci in particolare sulle problematiche legate alla tempistica. – riferiscono a conclusione dei lavori Frattura e Nagni – Tutti insieme, sindaci e parroci, Regione e Provincia, abbiamo ragionato sui prossimi interventi da effettuare nell’immediato con l’impegno di aggiornarci di nuovo a breve e con maggior frequenza. Lo richiede una situazione molto precaria, in territori che mostrano una fragilità estrema gravata dalle difficili condizioni meteorologiche che si sono verificate nelle ultime settimane”.
L’esito dell’incontro e le soluzioni prospettate hanno indotto gli amministratori ad annullare le azioni di protesta in programma a cominciare dall’annunciata riconsegna delle fasce tricolore al prefetto di Campobasso. Il prossimo 3 febbraio si riuniranno invece ad Acquaviva Collecroce per concordare una strategia comune da condividere con la Regione.
“Andremo avanti e continueremo a fare la nostra parte per mettere in sicurezza le strade molisane. Fondamentale, per questo, resta la collaborazione con i nostri amministratori locali. Diciamo grazie ai sindaci e ai parroci per la condivisione generale espressa in un incontro proficuo e costruttivo”, concludono il presidente Frattura e l’assessore Nagni.
Strade dissestate in Molise, rientra la protesta dei sindaci e dei parroci
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