Cinghiali: con otto mesi di ritardo parte la caccia di selezione in Abruzzo.
Resterà aperta fino a giugno, per poi trasformarsi in selecontrollo fino ad agosto, e arrivare così alla riapertura della stagione venatoria.
Con un colossale ritardo di appena otto mesi parte, finalmente, la caccia di selezione al cinghiale anche in Abruzzo.
Il calendario venatorio in realtà considera la caccia di selezione già attiva da giugno, ma di fatto nessun colpo è stato esploso, per via dei soliti intoppi burocratici, carte su carte, firme, pareri e determine.
Ora però pare che si parta davvero, presumibilmente da marzo e fino a giugno a prossimo.
«La caccia di selezione – si legge infatti nella determina del dipartimento regionale firmata da Franco Recchia e dal dirigente Antonio Di Paolo – prevede l’abbattimento di un certo numero di capi ad opera di cacciatori opportunamente abilitati attraverso corsi di formazione. Si tratta di un provvedimento che di fatto prolunga la caccia al cinghiale, specie problematica, come auspicato negli ultimi anni da più parti, sia dal mondo agricolo e sollecitata vivamente dai numerosi sindaci della Provincia di Chieti. La Regione sta predisponendo anche il piano di controllo che permetterà di operare l’abbattimento dei cinghiali anche all’interno degli istituti di tutela dove, per effetto del divieto di caccia, la specie trova asilo e si riproduce indisturbata».
Cosa sono questi «istituti di tutela» indicati in maniera volutamente vaga dai funzionari regionali? Semplicemente le aree cinofile, ad esempio, o anche i parchi e le riserve di cui abbonda l’Abruzzo? Al momento non è dato saperlo.
Intanto l’Atc Vastese ha convocato i capisquadra titolari di zone in area vocata: «Vogliate inviare un vostro rappresentante selecontrollore alla riunione per attivazione caccia di selezione che si terrà il 02 marzo 2017, alle ore 18, presso sede ATC Vastese».
Francesco Bottone
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- foto da www.all4shooters.com