AGNONE – La fascia tricolore, un cuscinetto di rose rosse, il gonfalone della città e quel sorriso sarcastico che mai nessuno potrà dimentichere. Agnone ha dato l’addio a Michele Carosella, il sindaco gentiluomo. Nella chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, un intero popolo, sindaci e amministratori del comprensorio, il presidente della provincia di Isernia e mezzo consiglio regionale, hanno salutato il gigante di sapienza e l’uomo di infinita cultura a cui piaceva fare battute in dialetto. Non solo il mondo politico a cui si era legato dal lontano 1971 quando chiese ad Enrico Cacciavillani la tessera del Partito Socialista, ma anche e soprattutto la scuola, gli ex colleghi come Alfonso Di Iorio che ha ricordato la professionalità, il rigore, l’umanità di Michelino, come amava chiamarlo.
Ed ancora tanti, tanti studenti a cui ha insegnato. Intere generazioni che tramite i social continuano a lasciare un pensiero, un ricordo, un’espressione di un personaggio che mancherà a tutti. In chiesa i manager Vito Gamberale e Rocco Sabelli, i compagni di partito quali Vincenzo Pannunzio, Nicola Bucci, Sabatino Rosato, Giuseppe Di Pietro, Michele Di Ciocco e tanti altri. Ma soprattutto la gente comune, gli anziani, i residenti del centro storico per cui ha avuto sempre un occhio di riguardo nella sua attività amministrativa. In prima fila la compagna di una vita, la professoressa Maria Libera D’Aloise, i parenti più stretti, il sindaco Lorenzo Marcovecchio che più volte non è riuscito a trattenere le lacrime. A rendere omaggio a Carosella anche il “nemico” politico Michele Iorio. E i ragazzi del circolo Pd “Libero Serafini” con gli occhi gonfi o nascosti dietro ingombranti occhiali da sole.
“Ti ringraziamo per il servizio che hai dato ad Agnone, per l’amore che hai offerto a questa terra. Una vita spesa per il bene comune è stata una esistenza spesa bene che ti sarà riconosciuta. Tutto quello che hai seminato lo hai fatto con il sorriso. Hai sempre avuto una parola di conforto per i deboli e i bisognosi”, le parole di don Onofrio Di Lazzaro che ha officiato la liturgia con don Francesco Martino e don Paolo Del Papa. “Sei stato un buon padre con cui abbiamo condiviso ideali e principi ancor prima di un progetto politico, amministrativo, sociale ed umano. Sempre attento al bene collettivo anche a costo di sacrificare quello personale. Ci hai incoraggiato ma spesso sei stato anche inflessibile e caparbio. Ci faremo sempre guidare dalle tue quattro P: programmazione, perseveranza, passione e pazzia” ha detto commosso il consigliere comunale Daniele Saia.
A salutare Carosella non poteva mancare il presidente della Regione Molise, Paolo Di Laura Frattura che ha preferito restare tra gli ultimi banchi e ascoltare attentamente le testimonianze di quanti hanno avuto l’onore di conoscere e lavorare con l’ex primo cittadino.
“Persona attenta, studiosa, capace, ma soprattutto onesta che riusciva a dare la sintesi a complesse questioni, ma anche ad impedire l’accendersi di discussioni rese a quel punto inutili e prive di senso. Siamo qui per condividere l’ennesima lezione di vita che ha contraddistinto la tua esistenza: siate persone oneste e lascerete un bel ricordo di voi. Ciao Michelino, che il tuo sorriso possa illuminarci da lassù e che il tuo esempio sia il faro non solo nella vita amministrativa ma in quella di tutti i giorni” il ricordo di Lorenzo Marcovecchio, sindaco di Agnone a cui Carosella ha lasciato la sua ingombrante eredità…