CELENZA SUL TRIGNO – Approvati in consiglio comunale l’atto di indirizzo e la convenzione tra otto comuni per la realizzazione di un plesso scolastico unico.
Nell’ambito della strategia nazionale per le aree interne “Basso Sangro-Trigno” che prevede la realizzazione di un plesso scolastico unico tra i comuni di Celenza sul Trigno, San Giovanni Lipioni, Castelguidone, Torrebruna, Carunchio, Palmoli, Dogliola e Tufillo sono stati approvati dal consiglio comunale di Celenza, con l’astensione dal voto del gruppo di minoranza, l’atto di indirizzo e la convenzione per la realizzazione di un polo scolastico unico in località Chiancate in agro di Celenza sul Trigno.
«L’importante provvedimento – spiega il sindaco di Celenza, Walter Di Laudo – ha fatto seguito all’accordo siglato tra gli otto sindaci e trova il suo razionale nel tentativo da parte dei sindaci stessi di porre rimedio ad alcune criticità dell’attuale organizzazione dei servizi scolastici del territorio ed in particolare: una percentuale di pluriclassi alta, superiore a quella nazionale; un numero di alunni per plesso inferiore alla media nazionale; una vulnerabilità sismica degli edifici scolastici esistenti; il permanere degli attuali plessi incide negativamente sulla formazione dei discenti e gli esiti formativi derivanti non sono in linea con quelli delle altre aree nazionali e regionali. Il lungimirante progetto trova spazio tra gli obiettivi del Miur che ha predisposto un documento specifico sulla “Buona scuola” nelle aree interne dove ha delineato i possibili interventi da porre in essere nell’ambito della strategia sopra citata tra cui la necessità di accorpare i plessi per migliorare la qualità della didattica nonché l’offerta formativa. Il progetto di realizzazione del plesso scolastico unico costituisce un esempio di eccellenza a livello non solo locale ma nazionale, così come riconosciuto anche nel corso degli incontri di condivisione della strategia con il comitato nazionale ed i ministeri interessati, in quanto rappresenta un prototipo di edilizia scolastica avveniristica e di scuola innovativa pensata nell’ottica di polo aggregativo e centro civico in cui le funzioni della didattica si legano indissolubilmente alla vita culturale e sociale della comunità. Il nuovo plesso scolastico, il cui costo è stato stimato incirca 6 milioni di euro, sorgerà in un’area baricentrica rispetto ai comuni interessati. Nell’atto di indirizzo viene evidenziato anche che i comuni coinvolti scontano una difficoltà generale sulla mobilità per via delle condizioni di percorribilità delle strade sulle quali da tempo si chiedono urgenti interventi alle istituzioni competenti e che la sistemazione della viabilità è requisito fondamentale per la realizzazione del polo scolastico unico; a tal proposito occorre istituire un tavolo di concertazione tra i comuni e la Provincia di Chieti per programmare da subito interventi volti a garantire un’adeguata transitabilità delle strade che saranno maggiormente interessate dal plesso unico. Nei prossimi giorni si riuniranno i consigli comunali degli altri comuni interessati e subito dopo Pasqua si spera nell’approvazione definitiva del progetto da parte del Miur e della Regione Abruzzo. Va evidenziato – chiude Di Laudo – che al momento questo lungimirante progetto potrebbe rappresentare una importante iniziativa per contrastare efficacemente il progressivo spopolamento delle zone interne».
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