AGNONE – La toga da avvocato poggiata sulla bara insieme ai colori del Vaticano per ricordare la storica visita del Papa santo, un cuscino di rose rosse e il gonfalone della città. Agnone ha salutato per l’ultima volta l’ex sindaco Franco Marcovecchio. Nella chiesa di Sant’Emidio, mischiati tra la folla commossa, i componenti della giunta comunale, gli amici di sempre, Emilio Orlando e Domenico Di Pasquo, i politici regionali Michele Iorio e Vincenzo Niro, l’ex prefetto di Campobasso, Francescopaolo Di Menna e Mimmo Izzi. Ed ancora, tanti avversari, soprattutto di centrosinistra, che hanno voluto tributare l’onore delle armi ad un personaggio che dell’agnonesità ha fatto il suo cavallo di battaglia. Ad officiare la liturgia don Giovanni Fangio.
Dopo Michele Carosella, l’Atene del Sannio perde un altro storico e valido rappresentante delle istituzioni. A menzionare l’impegno politico per il territorio ci ha pensato l’ex governatore Michele Iorio, mentre più emotivo e coinvolgente, il discorso pronunciato dell’attuale vice sindaco a Palazzo San Francesco, Linda Marcovecchio. Tra i primi banchi la moglie Carla che ha assistito con dedizione e amore il marito negli anni della malattia, la figlia Mariangela, i familiari e Lorenzo, attuale sindaco di Agnone consapevole dell’impegno che dovrà assolvere nel nome di colui il quale abbracciò il più grande pontefice della storia dell’umanità.