AGNONE – Continua senza tregua la lotta per la salvaguardia dell’ospedale “San Francesco Caracciolo”. L’amministrazione comunale e il comitato “Articolo 32”, tramite i propri legali, Franco Cianci e Simone dal Pozzo, affila le armi in vista della discussione del ricorso al Tar Molise fissata per il 24 maggio. A riguardo l’amministrazione ha presentato motivi aggiunti affinché il riconoscimento di ospedale di area particolarmente disagiata (decreto ministeriale n.70/2015) venga realmente fatto rispettare a tutela del diritto alla salute per le popolazioni dell’Alto Molise e Vastese.
In particolare nei motivi aggiunti si chiede che il “San Francesco Caracciolo” venga dotato di un Pronto Soccorso di base con organico medico dedicato all’emergenza-urgenza, un laboratorio di Analisi di Pronto Soccorso, un reparto di Reumatologia, un anestesista reperibile h24.
“Allo scadere dei termini per impugnare il decreto n. 15/2017 emesso dal commissario ad acta Paolo Frattura, la scelta di presentare motivi aggiunti ai ricorsi già pendenti dinanzi al Tar – fanno sapere in una nota da Palazzo San Francesco – è dettata dalla opportunità che la data per la discussione nel merito degli stessi è stata fissata per fine maggio di contro la presentazione di un nuovo ricorso comporterebbe lungaggini che allo stato la nostra comunità non può permettersi”.
Tale azione non è l’unica intrapresa dall’amministrazione. Infatti il primo cittadino, Lorenzo Marcovecchio si è fatto portavoce di una interrogazione parlamentare oltre ad avere aderito al Cisadep (Coordinamento Italiano Sanità Aree disagiate e periferiche).