CAMPOBASSO. “Anche alla luce degli eventi accaduti a Larino e negli altri comuni limitrofi serviti dal ramo centrale, quali iniziative intende intraprendere per assicurare la massima sicurezza ai cittadini nell’utilizzo di un bene di prima necessità come l’acqua?”.
E’ quanto si legge in un’interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale Paolo Frattura presentata stamane a Palazzo Moffa dal consigliere Nicola Cavaliere. In Basso Molise viene ancora utilizzata acqua del lago del Liscione, resa potabile attraverso il cloro e i disinfettanti. Tutto ciò a causa dei ritardi nel completamento dell’acquedotto molisano centrale, opera strategica per la nostra Regione, che garantirebbe di fatto il consumo da parte dei cittadini residenti in quell’area dell’acqua proveniente dalla sorgente del Matese, certificata tra l’altro come una delle migliori d’Europa.
Chiari sono a questo punti i risvolti dal punto di vista della sicurezza e della salute pubblica, considerati pure i gravi disagi registrati lo scorso mese di giugno a Larino, quando a causa della presenza di batteri coliformi la popolazione ha dovuto per diverse settimane rinunciare addirittura all’utilizzo dell’acqua, con relativi disagi e disservizi che poco si addicono a un Paese civile.
Per questi motivi, secondo Cavaliere non c’è altro tempo da perdere. L’esponente di opposizione chiede al governatore di “verificare presso i responsabili dell’Azienda speciale Molise Acque, i tempi certi per la conclusione e l’attivazione dell’acquedotto molisano centrale”. E di verificare inoltre “se l’approvvigionamento di sola acqua sorgiva proveniente dal Matese sia sufficiente al fabbisogno del territorio del basso Molise, al fine di evitare di utilizzare ancora acqua depurata proveniente dal potabilizzatore della diga del Liscione”.
“L’emergenza idrica che coinvolge il Basso Molise – dichiara Nicola Cavaliere – dura ormai da troppo tempo e servono, da parte delle istituzioni e autorità competenti in materia, interventi urgenti e risolutori per la tutela di un bene primario ed essenziale come la salute dei cittadini”.
Per questi motivi, secondo Cavaliere non c’è altro tempo da perdere. L’esponente di opposizione chiede al governatore di “verificare presso i responsabili dell’Azienda speciale Molise Acque, i tempi certi per la conclusione e l’attivazione dell’acquedotto molisano centrale”. E di verificare inoltre “se l’approvvigionamento di sola acqua sorgiva proveniente dal Matese sia sufficiente al fabbisogno del territorio del basso Molise, al fine di evitare di utilizzare ancora acqua depurata proveniente dal potabilizzatore della diga del Liscione”.
“L’emergenza idrica che coinvolge il Basso Molise – dichiara Nicola Cavaliere – dura ormai da troppo tempo e servono, da parte delle istituzioni e autorità competenti in materia, interventi urgenti e risolutori per la tutela di un bene primario ed essenziale come la salute dei cittadini”.
Riceviamo e pubblichiamo