TORNARECCIO – Tortura ed uccide un cinghiale mentre un amico lo riprende in video diffuso poi su WhatsApp. E’ stato proprio quel video mandato di telefono in telefono e diventato virale a far scattare un’indagine dei Carabinieri forestali sfociata in una perquisizione domiciliare e in una denuncia in stato di libertà.
E’ infatti stato individuato dai Carabinieri forestali di Lanciano l’uomo che si è fatto riprendere mentre torturava ed uccideva un cinghiale colpendolo ripetutamente con un bidente. L’animale, si vede chiaramente nel video, era imprigionato ad un laccio metallico realizzato con del filo di ferro. L’uomo, con l’arma impropria, ha arrecato inutili sofferenze al selvatico finendolo poi con un coltello. Attraverso l’attenta analisi dei dettagli del video i Carabinieri forestali sono riusciti a risalire all’esatto punto dove si è verificato l’episodio, precisamente nelle campagne del Comune di Tornareccio.
E sempre l’analisi minuziosa di quel video ha permesso di rintracciare quale autore del gesto violento un uomo di 64 anni residente nella zona. Lo stesso, sottoposto a perquisizione domiciliare disposta dall’autorità giudiziaria di Lanciano, questa mattina ha confessato tutto quanto gli è stato contestato dai Carabinieri forestali. Sottoposti a sequestro il bidente ed il coltello utilizzati per torturare e poi finire il cinghiale, insieme al laccio metallico e ai vestiti indossati dall’uomo.
«Il responsabile dovrà rispondere di maltrattamento e uccisione di animali, oltre che di esercizio della caccia con mezzi non consentiti. – precisa il comandante provinciale dei Carabinieri forestali, colonnello Nevio Savini -Proseguono le indagini al fine di risalire alla fonte del video».