TRIVENTO – Si è tenuto nell’auditorium della scuola secondaria di primo grado il convegno “Sicurezza in rete e cyberbullismo: conoscere per prevenire” momento conclusivo di un percorso svoltosi nell’intero arco dell’anno, ma iniziato nell’Istituto, sin dagli anni precedenti e strettamente legato all’importante progetto ministeriale “Generazioni connesse”. La scuola di Trivento risulta una scuola virtuosa, in tal senso, perché ha adottato da tempo una serie di buone pratiche volte, appunto, alla prevenzione di fenomeni deplorevoli, ma sempre più diffusi, come bullismo e cyberbullismo. Il momento formativo, con ospiti d’onore i genitori, è stato solo introdotto dal Dirigente scolastico prof. Francesco Paolo Marra, con brevi e incisivi interventi dei relatori: prof.ssa Elisa Marianacci, referente d’Istituto bullismo e cyberbullismo, prof. Massimo Luongo, docente referente per la legalità, e soprattutto l’App. Sc. Q.S. dei Carabinieri Ing. Fabrizio Perrone, docente e digital forensics expert, che, nel tempo, è diventato il punto di riferimento per la scuola, sulle tematiche trattate. Gli assoluti protagonisti della giornata però, sono stati, infatti, i ragazzi, che hanno presentato i loro numerosi elaborati e soprattutto hanno “istruito” i genitori presenti sulla condotta più giusta da tenere per migliorare la comunicazione con i figli e il loro rapporto con le nuove tecnologie. Ad aprire i lavori il cartellone e le parole degli alunni delle classi IV e V della scuola primaria di Roccavivara, che hanno raccontato storie di bullismo e cyberbullismo opponendo a questi fenomeni un deciso NO! Sono seguiti i numerosi contributi degli alunni della classe I C della scuola secondaria di primo grado che, con un album di foto, lavori digitali, video e cartelloni hanno approfondito i vari aspetti della sicurezza informatica (uso consapevole dei social network, chi è realmente un hacker, i virus informatici e la nuova legge sulla privacy) e addirittura hanno fornito un decalogo di regole per i genitori che, con attenzione, hanno ascoltato i consigli che venivano “dall’alto” della visione dei giovani conferenzieri. Per la giornata è stato realizzato anche un logo, in cui viene rappresentato il ruolo di accoglienza da parte della scuola e di protezione dei dati e degli alunni contro le minacce del web e soprattutto dei social; il disegno sarà utilizzato per prossime iniziative e che, generosamente e a sorpresa, la mamma di un alunno della classe, ha fatto stampare su cappellini e magliette, indossati con gioia dai ragazzi per l’occasione, con i ringraziamenti del Dirigente e dei docenti coinvolti. A seguire, l’interessante fumetto degli alunni di seconda A, con una chiave il di lettura alternativa all’esclusione dal gruppo: il ragazzo che non viene mai scelto per la partita di calcio alla fine fa scoprire le sue qualità da bravo portiere, pertanto, bisogna essere attenti ai talenti nascosti delle persone più timide. In conclusione un elaborato digitale e un video molto emozionante degli alunni della Terza A del liceo che riprendendo l’intenso testo teatrale di Paola Cortellesi e la musica di Marco Mengoni hanno rappresentato il dramma di un ragazzo bullizzato a scuola. Assenti alcuni alunni perché in questi giorni sono ospiti a Bruxelles per ritirare il prestigioso premio di promozione del proprio territorio “Eutube: racconto digitale dell’Europa culturale”.
La mattinata si è conclusa con l’intervento del prof. Luongo che ha fornito chiarimenti sulle novità normative come la legge n.71 del 29/05/2017 proprio finalizzata a prevenire tutte le forme di cyberbullismo, sulla scia della tristissima storia che ha portato qualche anno fa la senatrice Elena Ferrara ad iniziare un disegno di legge contro questi tremendi reati, che portarono alla dolorosissima scomparsa di Carolina Picchio. Luongo ha sottolineato, che, nella società attuale, dove sono fondamentali più i like che i contatti umani reali, la legge del maggio scorso sia improntata soprattutto alla prevenzione e al coinvolgimento di tutte le istituzioni come quella scolastica, tenuta a vigilare con estrema attenzione.
L’ing. Perrone ha concluso il percorso formativo, che ha coinvolto personale della scuola e alunni, ringraziando soprattutto quest’ultimi per l’impegno profuso e ha sollecitato i genitori alla massima attenzione, poiché come detto dagli stessi ragazzi: non si nasce bulli lo si diventa, quindi, la cesellatura educativa delle famiglie è fondamentale da quando si è bambini; è stata sottolineata anche l’importanza della dimensione dell’ascolto reciproco e il profondo messaggio lanciato da un rappresentante della Benemerita ed esperto informatico, ha avuto un valore ancora più incisivo. Anche il Dirigente Marra, ringraziando alunni e genitori, ha condiviso e rimarcato il ruolo del patto educativo tra scuola e famiglia, in un virtuoso circolo di scambio costruttivo con al centro il benessere e la crescita serena dei ragazzi.
Sicurezza in rete e cyberbullismo, gli alunni di Trivento protagonisti
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