RICEVIAMO dal consigliere provinciale delegato alla Viabilità, Mike Matticoli, e pubblichiamo:
A seguito dei recenti eventi sismici, l’Amministrazione Provinciale di Isernia, tramite i tecnici della propria struttura, ha effettuato controlli capillari su tutta la rete viaria di propria competenza con particolare riferimento ai vari viadotti in essa presenti, all’esito dei controlli non sono emersi danni di alcun genere legati ai detti eventi tellurici.
L’unica grande criticità deriva dalla carenza di manutenzione ordinaria di fatto inibita dai pesantissimi tagli operati negli ultimi anni dal Governo Centrale. Il monitoraggio delle opere, soprattutto dei viadotti, continuerà anche nei giorni a seguire al fine di evitare rischi agli utenti delle strade provinciali. Controlli dello stesso genere saranno eseguiti, nei prossimi giorni, anche su tutti gli edifici scolastici di competenza della Provincia di Isernia. Intanto si rafforza il pressing nei confronti di ANAS e MIT finalizzato alla costituzione di un tavolo tecnico per le opere pubbliche volto all’ottenimento di finanziamenti massicci sia per gli investimenti che per la manutenzione ordinaria che, come accennato è carente da diversi anni, oltre a rivedere il piano dei trasferimenti di parte della rete viaria ad ANAS, in quanto negli accordi intercorsi tra il precedente Governo Regionale e la detta società, soli 11,6 km dei circa 900 km di competenza della Provincia di Isernia saranno trasferiti all’Ente Nazionale, precisamente la SP 1 Vandra per il tratto tra Isernia e Colli A Volturno, lasciando fuori dall’accordo arterie ben più importanti e bisognose di manutenzione quali la
SP Istonia tra Pescolanciano e Castiglione Messer Marino, la fondovalle Verrino e la SP Fresilia, in tale attività, la Provincia di Isernia che già dal 2014 aveva iniziato ad interloquire con ANAS, per poi chiedere una revisione del piano con una nota dello scorso mese di luglio a firma del Vice Presidente Carrino, sarà affiancata dalla Regione Molise, infatti, il Governatore Donato Toma ha fatto sapere la sua intenzione di far fronte comune con le Provincie nei confronti di ANAS e MIT, il tutto in linea anche con le richieste che, a livello nazionale, l’Unione Provincie Italiane, ha rivolto al Governo centrale.