CASTIGLIONE MESSER MARINO – Un disastro sfiorato, perché di questo si tratta ed è difficile sostenere il contrario. Una pala eolica di 55 metri di lunghezza e ben 14 tonnellate di peso, trasportata in verticale da un tir, nella tarda serata di ieri si è inclinata ed è finita fuori strada ribaltando completamente il rimorchio che la sosteneva. L’incidente si è verificato nel pomeriggio di ieri al km 74 circa della provinciale tra Castiglione Messer Marino e Torrebruna. Il pesante mezzo con il trasporto eccezionale aveva appena lasciato l’abitato di Torrebruna e stava procedendo in direzione Castiglione. A circa quattro chilometri dal centro abitato due sospensioni del rimorchio hanno ceduto e la pala eolica si è inclinata pericolosamente verso valle. Data la lunghezza della pala l’inclinazione ha prodotto il ribaltamento della stessa che è finita quindi nella scarpata sottostante.
«Facciamo questi trasporti eccezionali da diversi anni e abbiamo trasportato centinaia di pale eoliche di quelle dimensioni e con le stesse modalità. Non era mai successa prima una cosa del genere» ammette uno dei responsabili del cantiere.
Al momento e dai ieri pomeriggio la provinciale da Castiglione e Torrebruna è chiusa al traffico, quindi anche i mezzi di soccorso, come l’ambulanza, in caso di necessità devono passare per il valico del monte Pizzuto, andando quindi verso Schiavi di Abruzzo, per poi ridiscendere verso Torrebruna o Guardiabruna o Celenza.
«Non siano in grado di dire quando termineranno i lavori di recupero della pala. – continuano il responsabile lì sul posto – La pala è ormai danneggiata, quindi dobbiamo prima staccarla dalla base sulla quale era ancorata, poi probabilmente la dovremo tagliare per ridurla in sezioni più piccole che siano più facilmente recuperabili. Stiamo aspettando l’arrivo di un’altra gru, perché una sola non riesce ad operare».
Il manufatto, occorre ricordarlo, pesa 14 tonnellate ed è lungo ben 55 metri. Una lama metallica che avrebbe sventrato e abbattuto, data la mole e il peso, anche gli edifici se il cedimento alle sospensioni si fosse verificato all’interno del centro abitato. Un episodio sul quale sono in corso accertamenti da parte delle autorità preposte e che comunque deve far riflettere anche i sindaci dei Comuni coinvolti dal passaggio delle mega strutture. Questi trasporti eccezionali sono effettuati in assoluta sicurezza? L’incidente di ieri pomeriggio dimostra purtroppo il contrario, o meglio evidenzia che nonostante la perizia degli addetti, che nessuno mette in dubbio, si possono comunque verificare episodi imprevisti e imprevedibile che mettono a repentaglio la sicurezza e la stessa vita dei residenti nei centri montani. Quattro chilometri più avanti e probabilmente, lo capirebbe anche un idiota, ci sarebbero stati morti, feriti e case abbattute.
Francesco Bottone
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