«L’attivismo di Flacco e dei vertici dell’Asl Lanciano-Vasto-Chieti nel pubblicare diversi bandi di concorso a fine mandato è avvilente e oltremodo offensivo. Infatti, somiglia a un vero e proprio “aiutino” a favore di qualche candidato oltre che a uno specifico partito in vista della imminente competizione regionale».
Questo è il commento del consigliere regionale di Forza Italia Mauro Febbo che sottolinea come «l’ultimo bando pubblicato della Asl della provincia di Chieti, attraverso delibera numero 1524 del 21 dicembre, per l’assunzione a tempo indeterminato di 30 infermieri (categoria D, livello economico D) e di 8 tecnici sanitari di Radiologia medica (anche in questo caso categoria e livello economico D), è la certificazione di quanto, questo governo regionale, unitamente ai suoi vertici, non abbiano saputo gestire, amministrare e programmare la sanità in Abruzzo, tornata ad essere in default ed in pieno caos. Sono anni che non vengono banditi concorsi per il personale infermieristico e non solo, ma guarda caso, a un mese dalle elezioni regionali, escono dal cilindro avvisi di reclutamento di nuove figure da assumere presso la nostra ASL. Inoltre – sottolinea Febbo – cosa ancora più grave, è del tutto evidente come questi bandi verranno espletati dal prossimo Governo regionale (la scadenza della presentazione delle domande è fissata a 30 giorni dalla pubblicazione in G.U. quindi sicuramente dopo il 10 febbraio 2019) e di conseguenza è intuibile che verranno utilizzati solo per una becera propaganda elettorale basata su promesse clientelari. Il Dirigente Flacco, durante il suo mandato, avrebbe fatto meglio a intraprendere una programmazione seria attraverso un piano di assunzioni di nuovo personale per far fronte alla grave carenza, registrata in tutti i nosocomi della provincia, di figure importanti come anestesisti, ostetriche e personale adeguato per abbattere i tempi delle liste di attesa ancora troppo lunghi. Dal canto mio – conclude Febbo – registro, ancora una volta, solo tanta preoccupazione nel vedere come una Azienda sanitaria sia completamente appiattita ai voleri della politica pur di rimanere a galleggiare peraltro pochi mesi senza risolvere i veri problemi della sanità».