SCHIAVI DI ABRUZZO – Rifiuti abbandonati, l’assessore Troiano: «Tolleranza zero».
L’amministratore di Schiavi propone di intensificare i controlli sul territorio per incastrare gli inquinatori.
Tema rifiuti e costi di smaltimento, se ne è parlato a margine dell’ultimo consiglio comunale di Schiavi di Abruzzo. Ad introdurre il dibattito l’assessore Carlo Troiano (nella foto di repertorio pubblicata in alto, sulla destra, mentre aiuta i dipendenti comunali nella raccolta rifiuti, ndr).
«In questo mese spenderemo oltre ottomila euro per il servizio di raccolta e trasporto rifiuti, una esagerazione. – ha esordito l’assessore che segue da vicino l’intero processo di raccolta rifiuti su tutto il territorio comunale – A pesare sulle casse comunali saranno in particolare gli ingombranti. Frigoriferi, televisioni, materassi a decine e decine, tutte concentrate nel mese di agosto. Nel mese di agosto raccogliamo più rifiuti speciali di quanto facciamo nel corso dei restanti mesi dell’anno, non è possibile, c’è evidentemente qualcosa che non va».
E nel mirino dell’assessore finiscono i vacanzieri che tornano magari da Roma e approfittano per svuotare le case e rinnovare gli elettrodomestici. E’ evidentemente così, perché altrimenti non si spiegherebbero i numeri certificati in consiglio dall’assessore Troiano. «Durante il mese di agosto raccogliamo in giro per le frazioni cento materassi, – ha precisato Troiano – nei restanti mesi poco più di una decina. Come è possibile?».
Numeri, non chiacchiere, quelle fornite dall’assessore. Numeri che la dicono lunga sulle cattive abitudini di molti.
«Sono convinto – ha continuato l’assessore – che la maggior parte di quei rifiuti proviene da fuori, dai non residenti. Propongo di impiegare il vigile urbano in controlli sul territorio. Bisogna sanzionare pesantemente chi abbandona rifiuti speciali e ingombranti. Basta beccarne uno e multarlo pesantemente per far capire agli altri come ci si deve comportare».
Chiarissimo il pensiero dell’assessore Troiano, che propone tolleranza zero nei confronti degli inquinatori.
Francesco Bottone
effebottone@gmail.com