Fondi Masterplan, i Comuni si dotano di un “advisor”, cioè di un professionista in grado di fornire supporto legale ai responsabili degli uffici tecnici. Il famoso Masterplan di cui parlava l’ex governatore Luciano D’Alfonso è finito nelle mani dei Comuni di zona. Questi enti, con poche risorse sia professionali che economiche, devono sobbarcarsi una immensa mole di lavoro per la gestione delle gare di appalto previste per tutti gli interventi straordinari sulla viabilità dell’Alto e Medio Vastese. E per sopperire alla carenza di uomini e mezzi, questi Comuni si stanno dotando di una nuova figura professionale, ovviamente esterna, detta appunto “advisor“.
«L’attività professionale riguarderà la predisposizione di tutti gli atti previsti dal Codice degli appalti per procedere all’aggiudicazione delle predette gare, nonché ogni più ampia attività di supporto al RUP (responsabile unico del procedimento). L’incarico ha natura occasionale e contenuto specialistico» si legge in uno schema di convenzione approntato per l’occasione da un Comune di zona. E chiaramente se c’è una prestazione professionale, c’è anche un corrispettivo, giusto, perché chi lavora deve essere pagato (fatta eccezione per i giornalisti, ndr). Il corrispettivo dell’attività di consulenza è stato deciso tra Comune e professionista e fissato un importo complessivo di centottantunomila euro, oltre imposte, diritti e onorari professionali, e, cosa abbastanza singolare, sarà a totale carico dell’operatore economico risultante aggiudicatario della gara. In qualche modo, dunque, il controllato, cioè la ditta aggiudicataria dei lavori, pagherà il controllore, l’advisor appunto, che rappresenta il Comune committente. «La corresponsione del compenso da parte dell’aggiudicatario della procedura – continua la convenzione comunale – avverrà direttamente in favore dell’advisor, previa emissione di apposita notula da parte del professionista, entro trenta giorni dalla proposta di aggiudicazione e costituisce condicio sine qua non ai fini dell’aggiudicazione l’intervento per l’ammodernamento, la manutenzione straordinaria e la messa in sicurezza delle fondovalle Treste». Quindi una qualsiasi ditta, prima di cominciare a lavorare dopo essersi aggiudicata l’appalto, dovrà sborsare 181mila euro in favore dell’advisor. Una procedura che rischia di scoraggiare molte ditte, soprattutto quelle più piccole e locali. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa Confartigianato.