I tre responsabili sindacali dei Vigili del Fuoco Fernando Cordella(FILP), Antonio Barone (Federdistat) e Antonio Formisano (CISAL) non sono per niente soddisfatti della ripartizione delle dotazione organiche disposta dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco. «Ancora una volta – dichiarano i sindacalisti – a farne le spese sono le regioni del Sud ed in particolare il Molise e la Calabria con le realtà industriali di Termoli (Campobasso) e il tratto costiero della Costa Jonica Cosentina (Schiavonea, Trebisacce)». «Il soccorso pubblico è un servizio che va reso indistintamente a tutti i cittadini – si legge nella nota siglata dai tre dirigenti nazionali – e i tempi di intervento devono essere immediati, ecco perché chiediamo ancora una volta ai politici di mappare il Paese, affinché ci sia equa ripartizione di risorse umane sul territorio, puntando sull’aumento di organico in particolare nelle regioni del Sud che vista la particolarità del proprio territorio sono in difficoltà».
Inoltre è proprio di questi giorni la notizia chiusura del presidio storico della Mostra d’Oltremare a Napoli. Quella sede di servizio fu voluta e realizzata dall’allora Comandante Eduardo Colangelo, originario di Schiavi di Abruzzo, a Napoli fino al ’62 dal ’52, proveniente da Bari, e successivamente Capo del Corpo fino a Febbraio 71 anno in cui andò in quiescenza, e rifinanziata per un ammodernamento anni fa dal Dirigente Generale, ingegner Giorgio Mazzini all’epoca responsabile delle Infrastrutture del Corpo Nazionale dei VVF prima di assumere il Comando Generale dei VVF. «La struttura è stata realizzata e pagata dal Ministero, solo il suolo era ed è tuttora dell’ente pubblico Mostra d’Oltremare che oggi ne rivendica l’acquisizione nonostante il Ministero sia disposto a pagare il tutto» spiega Luigi Colangelo, nipote del comandante Colangelo. «Non accetteremo queste minacce. – replica il Segretario Generale della Federdistat, Antonio Barone, già direttore regionale dei Vigili del fuoco in Molise – Ecco perché abbiamo deciso di indire lo stato di agitazione ed eventualmente proclamare lo sciopero insieme a CGIL,CISL e UIL Vigili del Fuoco».