AGNONE – In merito alle dichiarazioni circa il futuro dell’ospedale “Caracciolo” di Agnone, rilasciate dalla vicesindaco Linda Marcovecchio, pubblichiamo di seguito, integralmente, la replica del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Greco.
«Ci tengo a spiegare una cosa alla vice Sindaco di Agnone, Linda Marcovecchio (ma queste parole sono rivolte a tutte le persone che si sono candidate al fianco di Donato Toma) che sulla sua pagina Facebook ‘piange’ per le questioni sanitarie che hanno colpito e colpiscono anche, purtroppo, l’ospedale della nostra città.
Ci tengo a dare una risposta perché sono stato chiamato in causa. La Marcovecchio si chiede cosa avrei fatto io se fossi stato Presidente di questa Regione. Innanzitutto sono parte di un MoVimento che è nato anche per contrastare queste forme di aggressione ai territori. Ma, soprattutto, per il bene della mia regione e della mia città, non mi sarei mai candidato a sostegno di Donato Toma e di una coalizione sponsorizzata da Aldo Patriciello, il più grande portatore di interessi della sanità privata in Molise.
Io lavoro per contrastare ogni giorno la politica e il sistema che queste persone hanno messo in piedi. Lei, invece, con questi personaggi ci si è candidata contribuendo così, con tutta l’amministrazione agnonese, a lasciare la Regione Molise nelle mani di una maggioranza che non è altro che una massa politicamente informe, messa in piedi per consentire ai ‘soliti noti’ di mantenere il controllo sul territorio.
Ah precisiamolo, nonostante l’intera squadra del sindaco Lorenzo Marcovecchio si sia schierata a favore di Toma e della coalizione di centrodestra, la sconfitta ad Agnone è stata a dir poco ‘sonora’. Quindi le chiedo di assumersi la responsabilità delle sue azioni, prima di cospargersi il capo di cenere e fingere di osservare i problemi dall’alto dando le colpe ad altri. Sia chiaro, legittimo candidarsi e anche contrastarmi in campagna elettorale. Ma se oggi sono relegato al ruolo di minoranza, in cui è impossibile gestire e amministrare, è anche a causa sua. Anche per questo, non potrà mai sapere cosa avrei fatto io se fossi stato Presidente della Regione. Può sapere, però, cosa ho fatto in questi mesi, nonostante sia all’opposizione. Ultimo, in ordine cronologico, ho evitato la chiusura della mensa ospedaliera che l’Asrem aveva già approvato affidando il servizio a una cooperativa esterna, quella dell’imprenditore Policella di Agnone, per un costo di 10 mila euro al mese. È grazie al mio intervento se la chiusura è stata scongiurata e se oggi la mensa continua ed essere gestita dai cuochi della struttura. Non solo. Se oggi il servizio di dialisi è svolto in locali nuovi e adeguati è grazie al mio interessamento diretto. Certo, il presidente Toma è venuto a fare le cerimonie inaugurali intestandosi il risultato. Ma sapete benissimo anche voi di chi è il merito, come sapete benissimo che Toma neanche sapeva del’esistenza del reparto dialisi del Caracciolo e dei problemi che bisognava affrontare. Per la prima volta in Molise è stata approvata una mozione che prevede fondi per gli specializzandi medici e, sempre grazie a noi e al governo M5S, sono stati presi provvedimenti concreti per ridurre le liste d’attesa. Non mi dilungo nel raccontare tutte le battaglie che sto portando avanti e che i molisani conoscono perché ho premura di raccontarle costantemente sulle mie pagine. Mi fermo alla sanità.
Tutto questo basta? No, cara Linda Marcovecchio, non basta e non mi accontento. Perché avrei voluto governare questa regione e offrire una chance al mio territorio. Da dove avrei cominciato? Beh, ad esempio con i Commissari e con i Ministeri avrei avuto un atteggiamento collaborativo e propositivo per il bene dei molisani, non avrei certo tenuto il comportamento distruttivo del presidente Toma che gli sta facendo la guerra e che li ha portati in Tribunale. E, glielo ricordo ancora una volta, Toma è quello con cui lei si è candidata, è quello che ha riconfermato il Direttore Generale per la Salute, Lolita Gallo, e il Direttore Generale dell’Asrem, Gennaro Sosto.
Certo, le conseguenze che paghiamo oggi sono il frutto della politica scellerata dei governi precedenti e sono soprattutto il frutto dei disastri che l’ingerenza politica ha causato nella sanità. Ecco perché abbiamo lottato tanto per togliere la gestione commissariale dalle mani del Presidente della Regione: questa è una vittoria, il punto di partenza, che ci intestiamo con orgoglio insieme al Ministro della Salute Giulia Grillo. Perché la politica ha già fallito.
Quanto ai Commissari, invece, ci tengo a chiarire che non sono espressione del MoVimento 5 Stelle, ma sono dei tecnici chiamati a ‘migliorare’ le condizioni della sanità pubblica molisana. E se dovessero andare in una direzione opposta alla nostra idea di ‘sanità pubblica’, saremo i primi ad alzare la voce con la coerenza che ci ha sempre contraddistinto.
La stessa coerenza che chiederei, come grande cortesia nei confronti dei molisani, a chi si candida con partiti sostenuti e che sostengono l’esistenza politica di Aldo Patriciello, e che poi piangono su Facebook preoccupati per ‘la fine’ dell’Ospedale pubblico di Agnone e della sanità pubblica molisana.
Noi, intanto, continueremo a lavorare alacremente nell’interesse dei cittadini. Potete starne certi».