AGNONE. Stanca, ma soddisfatta. All’indomani del voto delle Europee, Caterina Cerroni commenta il risultato ottenuto nella circoscrizione Sud: 34.731 persone, uomini e donne, che da Teramo a Reggio Calabria hanno scritto il suo nome sulla scheda elettorale barrando la x sul Partito democratico. A 27 anni, la Cerroni ha fatto meglio pure di un suo concittadino, un certo senatore, nonché sottosegretario ai Trasporti, Remo Sammartino che nel 1989 con la Democrazia Cristiana totalizzò 27mila preferenze nella stessa competizione. Altri tempi, ma il dato rimane.
“E’ andata bene – esordisce – partivo da una base di 10mila voti ne sono arrivati 34mila, ma la cosa più importante è stata quella di essere stata votata in tutte le province”. Senza grandi sponsor politici o risorse economiche alle spalle, la Cerroni sente di ringraziare la segreteria giovanile di cui fa parte e i volontari del partito che hanno lavorato per lei senza nulla a pretendere. “Sono stati impareggiabili, mi hanno trasmesso entusiasmo, grinta e voglia di impegnarmi per cambiare una terra, il Sud, che oggi resta ancora troppo indietro rispetto ad altri territori del Paese e dell’Europa. Non è retorica se dico che bisogna ripartire da loro. Servono più giovani impegnati in politica per contrastare la pericolosa avanzata di Salvini” ammette senza remore Cerroni che spende l’aggettivo ottimo per rimarcare l’affetto dei 6734 molisani i quali hanno creduto in lei.
“Nella mia terra sono risultata la prima eletta con circa 5mila preferenze di distacco sul secondo (Andrea Cozzolino, ndr), è un dato personale che mi gratifica e su cui dover ripartire per il futuro”. Intanto l’Europa resta il suo chiodo fisso e lo ribadisce ancora una volta. “La mia non è stata una candidatura di servizio perché questa competizione mi appassiona, mi prende, mi stimola e spero un giorno, non troppo lontano, di poter entrare a far parte del parlamento europeo. Sono consapevole che non sarà facile, tuttavia cercherò di capitalizzare al meglio questa esperienza che mi ha fatto crescere ulteriormente sia a livello politico sia sotto il profilo umano grazie al contatto diretto con migliaia e migliaia di persone”.
Dunque per il momento la Cerroni accantona la possibilità di vederla in campo alle prossime politiche o regionali. Infine si sofferma sul plebiscito ottenuto nella sua cittadina dove in passato ha svolto il ruolo di consigliera comunale. “In politica non bisogna mai dare nulla per scontato o dovuto. Per questa ragione ringrazio di cuore i miei concittadini che hanno garantito ai Dem di essere il primo partito con circa il 40% delle preferenze. Anche in questo caso un patrimonio da valorizzare perché se è vero che il Pd ha compiuto un notevole balzo in avanti, d’altra parte non bisogna sottovalutare quanto ottenuto dalla Lega, la quale, senza punti di riferimento, ha ottenuto un significativo 17,81% . Numeri che non mi piacciono – conclude – e sui quali bisognerà fare molta attenzione affinché da arrestare un modo di fare politica basato sull’odio e principi lontani anni luce dal bene comune”.