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  • Residenze per anziani, Confocooperative Molise a Regione: “Risorse insufficienti, serve una nuova legge”

     

    CAMPOBASSO. Molise sempre più “attempato”. Lo dicono gli studi, che parlano di un invecchiamento sempre più marcato della popolazione italiana: quella molisana presenta, nell’anno 2018, un indice di vecchiaia (dato dal rapporto tra gli over 65 e gli 0-14 anni) pari a 211,2 (211,2 anziani ogni 100 residenti al di sotto dei 15 anni di età), più elevato della media nazionale (Fonte Istat). Per dirla più semplice, gli anziani rappresentano oltre il 25% della popolazione e la percentuale salirà fino al 36 nel 2050. Ecco perché è sempre più pressante e urgente il tema dell’assistenza, attualmente regolamentato dalla legge regionale del 2014, che però non basta più. La gestione delle strutture residenziali per anziani presenta oggi problematiche legate soprattutto alla sostenibilità economica. Per questa ragione una ventina di enti del terzo settore, gestori delle strutture residenziali, ha costituito un tavolo tecnico di confronto promosso dal Centro servizi di Confcooperative Molise al fine di individuare soluzioni in grado di garantire una gestione più efficace ed efficiente.

    Due le riunioni che si sono tenute nella sede della Confcooperative il 24 maggio e l’8 luglio, prima dell’incontro avuto con l’assessore al lavoro, Luigi Mazzuto. Nel corso dei vari incontri, è emerso in primis che la rete di servizi residenziali per anziani affronta seri problemi di sostenibilità economica. Si chiede quindi alla politica regionale una nuova legislazione in materia di interventi sociali, di tutela del benessere dei cittadini utenti del servizio, di tutela dei lavoratori impegnati nella erogazione del servizio.

    In sede di confronto, lo scorso 2 ottobre i rappresentanti delle strutture e delle cooperative che si occupano di assistenza agli anziani hanno rivolto un appello unanime all’assessore, sviluppato in più punti. “Il settore registra purtroppo una perdita di circa 300mila euro. Questo ci costringe a sottopagare i nostri dipendenti, a volte si elargisce la metà di quanto sarebbe dovuto. Il servizio purtroppo non è efficiente perché le risorse economiche sono esigue”. Ecco perché si è chiesto di “rivisitare il regolamento n. 1/2015 attraverso l’abolizione dei limiti di personale in base agli ospiti, prevedere un contributo sociale per i pazienti che hanno bisogno di essere collocati presso le strutture, visto che si tratta di pazienti da assistere 24 ore su 24”.

    Entrando nel dettaglio della questione, la pensione media dei molisani si aggira attorno ai 750 euro, “il parente spesso non ha lavoro e per questo c’è bisogno di un aiuto da parte della Regione. Bisogna intervenire sul regolamento regionale, è questa la strada più immediata, bisognerebbe prevedere un contributo per le persone che sono in grandi difficoltà. E c’è poi da combattere una guerra tra poveri: si gioca al ribasso, offrendo in alcune strutture un servizio non certamente di qualità ma a rette convenienti. Questo toglie qualità al servizio e dignità al lavoro. Con una retta media di mille euro per ciascun ospite, rispettando contratti e servizio discreto, si registra per ogni struttura una grossa perdita di gestione. Con 1800 euro raggiungeremmo il pareggio economico, con mille euro le strutture economizzano al massimo”. Ed emerge un ulteriore problema: “Qui sono rappresentate strutture autorizzate, ma ci sono anche cooperative spurie, che non hanno autorizzazioni e non rispettano il regolamento. Si calcola che sono circa 25 quelle fuori controllo”.

    L’assessore regionale al lavoro, Luigi Mazzuto, ha ascoltato le richieste annunciando la propria disponibilità in attesa di approntare una legge ad hoc, che possa andare incontro alle nuove, urgenti esigenze.

    Dunque, due i punti principali individuati dall’assessore:

    • coinvolgere al massimo le 800 cooperative operanti sul territorio regionale in tutti gli ambiti riducendo al minimo le 400 spurie, attraverso un intervento presso gli enti locali che devono affidare servizi a cooperative che rispettano le regole;
    • approntare una legge seria, che non potrà intervenire sulle rette direttamente ma con l’intenzione di utilizzare al meglio i fondi del prossimo triennio.

    Confcooperative Molise esprime soddisfazione per l’interlocuzione costruttiva avviata con la Regione Molise, nella speranza che si possa subito muovere qualche passo concreto nell’ambito della residenzialità per anziani. Nonostante le difficoltà oggettive e permanenti, l’invito per le cooperative che operano con grande abnegazione è di proseguire nella loro opera con senso di responsabilità e determinazione, allo scopo di assicurare il servizio, denunciando allo stesso tempo le situazioni illegali delle quali si è parlato in precedenza. “Si coglie l’occasione per ringraziare il Centro Servizi, le strutture, per la collaborazione e per aver messo a disposizione i dati, le informazioni e il loro tempo per la riuscita del tavolo di confronto”.

     

     

     

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