AGNONE – Il circolo di Conversazione San Pio di Agnone ha ospitato, nei giorni scorsi, il Presidente della Provincia di Isernia, Avv. Alfredo Ricci, per un incontro sul tema della viabilità di confine.
Nel presentare la serata, chiamata “Chiacchierata” per toglierle ogni patina di formalità, il presidente del Circolo, Enzo Carmine Delli Quadri, di fronte a un folto e attento pubblico, ha rappresentato al presidente la situazione di drammaticità della viabilità in Alto Molise: mulattiere contro le autostrade che la Regione pensa di progettare nel Basso Molise. «L’incresciosa situazione viene da molto lontano e si è incancrenita negli ultimi tempi, anche per la confusione creatasi circa il ruolo che le Provincie avrebbero dovuto svolgere. – spiega Delli Quadri – Essa discende dalle decisioni degli anni sessanta/settanta, con la creazione della Regione Molise e della Provincia di Isernia, che determinarono lo smembramento di un territorio fino ad allora omogeneo, occupato da una comunità formatasi in secoli di storia. In particolare l’Altosannio, comunità secolare, fu smembrata in quattro pezzi, e mangiata senza pane. Il territorio che viveva, culturalmente, socialmente, economicamente, linguisticamente con un unico sentire, si è trovato pian piano isolato rispetto ai centri provinciali e regionali, finendo all’angolo come in quelle anse di fiume in cui l’acqua ristagna». Il presidente del Circolo, conscio del fatto che oggi i bacini elettorali sono tutti a favore dei centri regionali e provinciali, si è rimesso alla coscienza degli uomini delle istituzioni regionali e provinciali perché «una comunità non venga cancellata con tutta la sua nobile storia».
Le risposte che ha dato il presidente della Provincia, Alfredo Ricci, aprono alla speranza almeno per quello che si può ancora fare. Innanzitutto ha illustrato tutto una serie di interventi previsti che consentono all’Alto Molise di fare affidamento sul 65% circa dei finanziamenti previsti dalla Provincia. Poi si è entrati a discutere più appropriatamente di due argomenti che fanno sanguinare la gente del posto: la fondovalle del Verrino e il ponte Sente. Sul primo argomento, la Provincia di Isernia farà del tutto perché i lotti programmati vengano realizzati. Pare che sul 4° lotto ci siano già buone prospettive. Sul Sente, come noto, sono stanti stanziati circa 2 milioni di euro ma non è certo che il ponte, dopo l’intervento di manutenzione, possa essere aperto, in quanto occorrerà verificare se l’intervento sarà stato sufficiente a rendere stabile tutto il sistema viario. Di fronte a questa situazione di incertezza, il presidente Alfredo Ricci ha dato la sua parola che si «impegnerà al massimo perché tutta l’Istonia, e quindi anche il ponte Sente, venga riportata sotto il controllo, la gestione e la manutenzione dell’ANAS, tornando così ad essere una strada statale».
Poco dopo la conclusione della Chiacchierata, calda e movimentata ma pur sempre nel solco della massima educazione e del massimo rispetto verso l’istituzione provinciale rappresentata dall’Avv. Ricci, al termine applaudito, è giunta allo stesso Ricci una telefonata con la quale veniva convocato presso il Ministero delle Infrastrutture il 13 novembre proprio per discutere della statalizzazione dell’Istonia. «Se così dovesse finire questa partita, sarebbe sicuramente un piccolo ma importante sospiro di sollievo per la gente di montagna oggi isolata e spesso dimenticata proprio per la sua dislocazione territoriale, di confine» chiude Delli Quadri.