Abbattimento cinghiali, Libera Caccia ai sindaci: «Non vi lasciate intimorire dagli animalisti».
La nota del presidente regionale dell’associazione venatoria Antonio Campitelli (al centro nella foto in alto, ndr) in sostegno degli amministratori del Sangro-Vastese.
RICEVIAMO da Antonio Campitelli, presidente regionale della Libera Caccia, e pubblichiamo:
In questi ultimi giorni, dopo il tragico incidente automobilistico accaduto sulla Fondovalle Sangro a causa dell’attraversamento di un cinghiale, in cui ha perso la vita una giovane mamma di 37 anni, mentre rientrava a casa dopo il turno lavorativo notturno, si è riacceso l’interesse sul problema cinghiali. I sindaci del comprensorio, riunitisi ad Altino mercoledì sera, hanno discusso e si sono confrontati per valutare come affrontare quest’emergenza. Nell’incontro, al quale ho assistito, ho visto i primi cittadini decisi e determinati a voler trovare una soluzione definitiva al problema, senza continuare ad aspettare le decisioni dei “piani alti” della politica. Dopo quell’incontro, pensando e ripensando alle proposte che ho sentito, alle soluzioni che vorrebbero adottare, alla fermezza con cui vogliono risolvere il problema, mi è tornato in mente lo strano episodio verificatosi a Lanciano agli inizi del mese di maggio. All’epoca, il sindaco di Lanciano, per fronteggiare l’invasione di un branco di cinghiali in un popoloso quartiere del centro città, pensò giustamente di emettere un’ordinanza d’abbattimento, che fu costretto a trasformare in un’ordinanza di cattura dopo le lamentele ed i piagnistei dei soliti animalisti. Dopo vari tentativi andati avanti per giorni, e l’impiego di vario personale delle forze dell’ordine e della ASL, riuscirono a catturare un cinghiale, ed ebbero la brillante idea di andare a liberarlo in una zona tra i comuni di Pennadomo e Roccascalegna. Nel mio intervento sulla stampa, in cui criticavo l’operato, concludevo scrivendo: “l’unico cinghiale catturato, è stato rilasciato in una zona della Val di Sangro (pare in un’area tra Pennadomo e Roccascalegna), dove andrà sicuramente ad arrecare danni alle colture, o ancora peggio, potrebbe causare un incidente stradale”.
Purtroppo, gli incidenti stradali ci sono stati, e in questo caso anche mortale. E se anche sicuramente non sarà stato quel cinghiale a provocare l’incidente, non capisco perché si debba aggiungere un problema ed un rischio ad una situazione già ingestibile. Per assecondare i capricci ed i piagnistei di quattro “animalari”?
Con questa puntualizzazione, vorrei far capire ai sindaci che hanno deciso di affrontare questo problema, che non devono lasciarsi intimorire dai soliti animalisti, che di fronte alla parola “abbattimento”, cominciano frignare, piagnucolare e scalpicciare come dei bambini capricciosi. E non dovete arrendervi nemmeno di fronte alle loro invettive, alle loro ingiurie, ed in alcuni casi, persino alle loro minacce !!!
Carissimi sindaci, siete l’espressione diretta del territorio… siete la voce dei cittadini che rappresentate…siete l’unica concreta possibilità di mettere mano al problema. Non vi arrendete ! Abbiate il coraggio e la fermezza dimostrati nell’incontro di mercoledì !!!
Io, e scommetto tanti altri cacciatori, appoggiamo il vostro operato, e ci mettiamo a disposizione con le nostre squadre qualora si decidesse d’intervenire seriamente, e non con i soliti palliativi.
Antonio Campitelli