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  • Abbattimento e ricostruzione dell’asilo, i cittadini: “Si demolisce un immobile funzionale”. Dal Comune: “Il rischio era perdere 1,5 mln di euro”

    Il nuovo asilo nido di via Pietro Micca, che sorgerà di fronte all’ex scuola media, sarà costruito demolendo l’edificio attuale, utilizzato fino a giugno di quest’anno. La nuova struttura, dal costo di 1,5 milioni di euro, è finanziata con fondi del Pnrr, Missione 4, destinati all’edilizia scolastica. Tuttavia, questa decisione sta sollevando non poche polemiche tra i cittadini, molti dei quali considerano l’abbattimento del vecchio asilo uno spreco di risorse. L’attuale struttura, realizzata meno di vent’anni fa, è ritenuta da una parte della cittadinanza ancora perfettamente funzionale. Il progetto di demolizione e ricostruzione, aggiudicato all’azienda RTI Idresia Infrastrutture Srl di Montaquila, con un ribasso del 5%, ha vinto la concorrenza di altre imprese, come la Cipriani Giuliano Costruzioni srl e l’Europea 2002 srl.

    Tuttavia, per molti, si sarebbe potuta semplicemente riqualificare la struttura esistente, garantendo così un risparmio economico. Intanto il Comune difende la scelta di abbattere e ricostruire, sottolineando che il nuovo asilo sarà conforme alle più recenti normative in materia di sicurezza ed efficienza energetica, offrendo spazi educativi più adeguati per i bambini del circondario. La nuova struttura, progettata dallo studio Iadanza srl di Isernia, sarà dotata di tecnologie moderne per migliorare la sicurezza e il comfort degli alunni. Da Palazzo San Francesco sottolineano inoltre che i fondi vincolati dovevano essere utilizzati entro una scadenza precisa; altrimenti, sarebbero stati restituiti, rendendo inevitabile la decisione di procedere con il progetto. Nonostante queste giustificazioni, il malcontento nella comunità è tangibile. I cittadini più critici ritengono che la riqualificazione dell’attuale edificio avrebbe evitato una spesa così elevata e mantenuto in vita una struttura storica. C’è chi vede nell’abbattimento non solo uno spreco economico, ma anche una perdita simbolica per il quartiere.

    Il futuro di altre strutture scolastiche abbandonate – Questa vicenda si inserisce in un quadro più ampio di criticità legate all’edilizia scolastica. Infatti, restano ancora da affrontare due questioni rilevanti: il destino dell’ex scuola media di via Pietro Micca, chiusa da anni per problemi di sicurezza sismica, e quello dell’ex Istituto Professionale, situato nel centro storico. Nel caso della scuola media, non sono ancora chiare le intenzioni dell’amministrazione, mentre per l’ex istituto c’è in ballo un progetto di demolizione e ricostruzione per la realizzazione di un ostello della gioventù, per cui inizialmente sono stati stanziati 400.000 euro per la progettazione, poi passati a 200.000. Tuttavia, mancano ancora i fondi necessari per completare l’opera. Queste situazioni, insieme alla mancanza di aree verdi attrezzate e parcheggi adeguati, soprattutto nel centro storico, sollevano preoccupazioni tra i residenti, che chiedono maggiore trasparenza nelle scelte future dell’amministrazione. Un confronto pubblico su queste tematiche sembra essere ormai necessario per evitare ulteriori decisioni impopolari che potrebbero danneggiare irreparabilmente il contesto urbano.

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