AGNONE – E’ forse l’unico paese in Italia dove la festa del santo patrono non viene festeggiata come si dovrebbe. Oggi, 13 maggio, ad Agnone ricorre San Cristanziano, ma se non fosse per uffici chiusi e il mercato degli ambulanti, in pochi lo saprebbero. Il comitato pro – San Cristanziano (in foto) ha deciso di sciogliersi quest’anno dopo che negli ultimi quattro, tra mille sacrifici, ha garantito una serie di eventi in onore del santo. L’unica certezza è rappresentata dalla santa messa che, questa sera, sarà celebrata da don Alessandro Di Sabato nella chiesa matrice di San Marco.
“Malgrado per gli agnonesi dovrebbe essere la festa più importante dell’anno – ammette Cristian Pazzola, uno dei componenti dell’ex comitato – abbiamo constatato un menefreghismo generale da parte dell’intera popolazione che ci ha fatto maturare l’idea di abbandonare la scena”. Negli anni passati l’amministrazione comunale partecipava con contributo economico ritenuto dal comitato insufficiente.
Non ci sarà neppure la processione che solitamente attraversava le principali strade cittadine. Figurarsi la banda, i fuochi pirotecnici o gruppi musicali, come avviene in qualsiasi altro paesino d’Italia che festeggia il santo patrono. E dire che Agnone è immersa in piena campagna elettorale. Probabilmente San Cristanziano non porta voti…