Terzo anno di attività per la Scuola dei Piccoli Comuni – formazione e pratiche per le aree interne (S.Pic.Co), il progetto nato nel 2023 a Castiglione Messer Marino e che ha riscosso una notevole attenzione a livello regionale e nazionale. Il programma delle lezioni e dei laboratori per il 2025/2026 sarà presentato mercoledì 15 ottobre alle ore 17 nel Palazzo comunale con gli interventi del Sindaco Silvana Di Palma, del professor Rossano Pazzagli, direttore della Scuola, di Fabrizio Di Marco, direttore della BCC Abruzzi e Molise che sostiene l’iniziativa, e di Mariano Nozzi direttore regionale della CIA.

In questa edizione saranno affrontati i seguenti argomenti sempre in rapporto al ruolo che possono giocare i Comuni ai fini della rigenerazione territoriale: agricoltura, volontariato, energia, beni culturali, sovracomunalità, mobilità.

L’attività della Scuola consiste in incontri mensili che si svolgeranno a Castiglione Messer Marino da novembre a maggio ed è rivolta prevalentemente ad amministratori locali e operatori del territorio facenti capo al mondo associativo, delle professioni e della cultura dei piccoli Comuni. L’obiettivo è quello di promuovere uno scambio di esperienze e fornire una cassetta degli attrezzi per alimentare, avviare o implementare processi di rigenerazione sociale ed economica.

La Scuola dei Piccoli Comuni vede come partner principali ANCI, UNCEM, UNPLI, Slow Food, CIA- Agricoltori Italiani, Confcooperative, AVIS e CAI, nonché l’Istituto Comprensivo di Castiglione. Per rendere più stabile tale esperienza si è costituita quest’anno l’Associazione Scuola dei Piccoli Comuni – SPICCO, presieduta da Nicholas Tomeo, originario di Castiglione Messer Marino e ricercatore all’Università del Molise.

«Grazie a SPICCO – afferma il direttore della Scuola prof. Pazzagli – Castiglione Messer Marino è diventato un punto di riferimento per i processi di rigenerazione territoriale, finalizzati al mantenimento e sviluppo dei servizi essenziali e di contrasto allo spopolamento delle aree interne italiane, in particolare di quelle appenniniche».
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