AGNONE – Pubblichiamo, di seguito, la nota inviata alla nostra redazione da don Francesco Martino, già cappellano del “Caracciolo”, paziente dializzato:
«In questo momento sto dializzando (foto accanto, ndr) e adesso a sorpresa mi è stato annunziato che dovrò dializzare lunedì mattina perché si deve fare un doppio turno: proprio nel ciclone dell’allerta meteo. Ho chiesto spiegazioni, mi è stato risposto che la cosa è stata decisa dal primario, perché in quei giorni è impossibile mandare un medico da Campobasso, ed intanto, per garantite il servizio, tutti quelli in zona costretti a fare doppio turno. Ma il grave è che ciò cade nel cuore dell’allerta meteo: siamo arrivati al dunque della nostra protesta di novembre a Striscia la notizia: rischia di ripetersi la situazione dello stesso 6 gennaio, con pazienti su spartineve e gatto delle nevi dei Vigili del fuoco, medico che deve arrivare sul trattore, stress per tutti e seduta forse di 24 ore, per arrivi scaglionati di pazienti e tra l’altro rispetto al 6 gennaio scorso siamo non più 9, ma 15. Senza pensare ad una possibile emergenza con rischio vita per noi in tali condizioni. Cari amici, siamo arrivati al dunque in merito a quello denunciato dal servizio di Striscia: il tutto rischia di essere materia da Procura della Repubblica. Qui senza secondo medico e reperibilità h24 non si può andare avanti. Questa è una diffida preventiva a Regione, Asrem, Direzione Sanitaria, primario e medici responsabili. Prevenire o risolvere una volta per tutte è meglio che curare: invece di aspettate lunedì mattina a caos pieno muovetevi adesso per:
1. Far ricoverare immediatamente o entro domenica alle 12 i pazienti dialitici che avranno problema di spostamento al Caracciolo.
2. Far arrivare da domenica pomeriggio il secondo medico da Campobasso, attrezzargli una stanza per dormire e riposare nella struttura, provvedere ai pasti e così garantire doppio turno e reperibilità fino a mercoledì. Oppure turnazione normale e reperibilità h24.
3. Intanto firmare subito l’accordo di confine per ripristinare per il futuro h24 reperibilità e servizio dialisi.
Adesso siete tutti avvisati: e mezzo salvati. Se lunedì per vostra negligenza succederà quello che mi auguro non succeda, siete voi, in ordine Direzione Sanitaria, primario, medici, direzione aziendale Asrem, Regione responsabili da incriminare in Tribunale, se ci sarà un giudice onesto a farlo, ma comunque di fronte alla popolazione».